COLLECTIVE

Locandina Un film di Alexander Nanau. Genere Drammatico - Francia, Lussemburgo, 2019. Durata 109 minuti circa.


Trama

Bucarest. Il 30 ottobre 2015 un locale di musica, il Club Colectiv, va in fiamme mentre si sta svolgendo il concerto di un gruppo rock. I ragazzi, presi dal panico, si accalcano verso le uscite di sicurezza, trovandone molte non a norma. È una tragedia: 27 morti, e molti ricoverati con ustioni negli ospedali della città. Qualche tempo dopo il numero è più che raddoppiato, fino al totale di 64 vittime.
Due giornalisti investigativi di un quotidiano sportivo, Catalin Tolontan e Mirela Neag, aprono un'inchiesta sull'accaduto e scoprono la causa delle morti in ospedale: non le ustioni, in alcuni casi nemmeno così estese, ma le infezioni batteriche contratte durante il ricovero. Dalla loro indagine emergono dati sempre più inquietanti: l'utilizzo di disinfettanti annacquati, l'acquisto di prodotti scadenti, la corruzioni e gli schemi di personale arricchimento di medici, dirigenti ospedalieri e ditte farmaceutiche. Ma il Ministro della Sanità continua a negare ogni responsabilità e ad assicurare il pubblico che tutto è in ordine.
Tolontan e Neag non mollano l'osso, confutando il ministro con sempre nuove informazioni, e l'inchiesta si allarga a macchia d'olio scoperchiando un vaso di Pandora che coinvolge, e travolge, le autorità. Al posto del precedente ministro della Sanità arriva un giovane economista, Vlad Voiculescu, laureato a Vienna e con un passato di attivista, che insiste per la trasparenza e l'atteggiamento responsabile verso i cittadini. Naturalmente trova nelle istituzioni grande resistenza, ma ottiene anche l'appoggio dei cittadini rumeni.

Colectiv è la storia di due eroi contemporanei (e un'eroina) impegnati in una battaglia impari contro un sistema iniquo: persone tranquille, dai modi civili, ma determinate a vederci chiaro e ad andare fino in fondo nei rispettivi ruoli, mettendoci la faccia ed esponendosi a gravi rischi.

Il documentarista rumeno Alexander Nanau, che qui è regista, produttore, direttore della fotografia e montatore, narra la loro storia, e la storia del suo Paese natale, attraverso un'indagine da romanzo giallo, scoprendo in tempo reale, insieme a noi, le svolte rocambolesche della vicenda, e mescolando immagini tratte dai media a osservazioni ravvicinate del lavoro di giornalisti e politici. La progressione degli eventi è avvincente, il ritmo serrato, e il coinvolgimento emotivo diventa gradualmente sempre più forte, anche perché la storia raccontata suona familiare in qualsiasi nazione governata da irresponsabili e colpita da corruzione, nepotismo, politicizzazione e conflitto di interessi.

Vedere un politico giovane e onesto e un giornalista di lungo corso determinato a scavare nei fatti per mettere a nudo la verità è commovente quasi come ascoltare le testimonianze dei genitori delle vittime dell'incendio al Club Colectiv e assistere alla volontà di vivere di una delle sopravvissute, Tedy, gravemente deformata dalle fiamme.
Colectiv fa tutto ciò che un grande documentario deve fare: informa, incalza, intrattiene, ci fa scoprire gli aspetti nascosti di un evento reale e riflettere sulle sue cause e conseguenze. Soprattutto ci tiene incollati alla poltrona, senza annoiarci mai, come un thriller investigativo di ottima fattura.