HAIKYU!! BATTAGLIA ALL'ULTIMO RIFIUTO

Locandina Un film di Susumu Mitsunaka. Con Ayumu Murase, Kaito Ishikawa, Yuki Kaji, Yûichi Nakamura, Koki Uchiyama, Hisao Egawa, Yu Hayashi, Satoshi Hino, Yoshimasa Hosoya, Kyosuke Ikeda, Miyu Irino, Hiroshi Kamiya, Toshiki Masuda, Sumire Morohoshi, Hiroshi Naka, Kaori Nazuka, Nobuhiko Okamoto, Sôma Saitô, Shinnosuke Tachibana, Kanehira Yamamoto. Genere Animazione - Giappone, 2024. Durata 85 minuti circa.Un anime sportivo dove non conta la vittoria ma l'adrenalina e l'entusiasmo della squadraPer celebrare il 10° anniversario della celebre serie anime, l'attesissimo film sul mondo della pallavolo continuerà la sfida tra i rivali più amati dai fan, Karasuno e Nekoma.di Andrea Fornasiero


Trama

Alle nazionali giapponesi di pallavolo studentesca non ci sono seconde possibilità: o si vince o si esce. La partita tra il Karasuno e il Nekoma è l'occasione che Shoyo Hinata stava aspettando, una volta infatti il suo apatico amico Kenma Kozume gli aveva detto che gli sarebbe piaciuto giocare contro di lui in una partita del genere - non una cosa da poco per un ragazzo che non sembra trovare alcun piacere nella pallavolo, nonostante sia un giocatore di grande intelligenza tattica. La sfida tra il Karasuno, ossia la squadra dei corvi, e il Nekoma, quella dei gatti selvatici, viene soprannominata "la battaglia della discarica" e sarà un match tanto combattuto quanto gioioso.

Haykyu!! The Dumpster Battle è un anime sportivo dove non conta tanto la vittoria, quanto l'adrenalina e l'entusiasmo della squadra, e la partita è in fondo un momento di contagioso divertimento condiviso.

Impossibile resistere a un'etica dello sport così pura e positiva, senz'altro diversa da i melodrammi che dominavano il genere spokon, il manga sportivo, dell'anime boom degli anni 80. Di questo filone rimangono comunque alcuni elementi strutturali, come l'inserimento dei flashback a spezzare l'azione sul campo, allo scopo di dare profondità psicologica ai gesti atletici e alla competizione più in generale. Non ci vengono però rivelati traumi o difficoltà da riscattare, non c'è nello sport una rivalsa - se non forse nel sottotesto che possono cogliere gli spettatori o i lettori della serie, ma che il film non esplicita. Il vero nemico da battere qui non è una condizione sociale o un demone interiore, quanto piuttosto una mite condizione di apatia.

Il connubio tra la fatica e la trascinante passione moltiplicata dallo spirito di squadra, scuotono finalmente Kenma dalla sua indifferenza verso la vita "reale" (ad appassionarlo davvero infatti sembrano essere solo passatempi virtuali come i videogame, tanto da diventare triste quando arriva a completarne uno). Vincere questa resistenza di Kenma è il vero obiettivo di Shoyo, per poter finalmente condividere con l'amico l'esultanza per un punto andato a segno e la tensione di recuperare uno svantaggio. Non ci sono schiaccianti responsabilità verso la squadra e la società, non ci sono inflessibili mentori dei quali conquistare il rispetto, non c'è il rivale da superare come metafora di uno scoglio psicologico: in Haikyu!! lo sport è prima di tutto un gioco.

Se su questa forte base etica il film funziona, rimane comunque difficile appassionarsi più di tanto alle moltissime figure in campo e fuori dal campo che entrano in scena. Il film è infatti la prima parte del finale di una serie anime durata ben quattro stagioni, durante le quali ha avuto il tempo di tratteggiare caratteri che qui, allo spettatore solo di questo film, risulteranno del tutto opachi, impenetrabili, tranne per quello di Kenma. A rendere però godibile Haikyu!! The Dumpster Battle anche al pubblico non introdotto alla complessità della serie concorrono due fattori: il film non perde tempo e i personaggi sono quasi subito in campo, inoltre la partita è messa in scena con notevole dinamismo. Se la produzione, pur pensata per il cinema, rimane di derivazione televisiva, ci sono però passaggi in cui il benemerito studio I.G. (quello dei Ghost in the Shell) ha trovato il budget per sequenze più incisive, dove le figure sono plasticamente deformate nel loro slancio. Il momento cruciale del film è poi raccontato dalla soggettiva di Kenma, entrando finalmente nella sua mente e soprattutto mostrando come il ragazzo sia ormai davvero entrato nel gioco. Dunque una sequenza non solo di grande virtuosismo tecnico ma pure una soluzione che mette a tacere le banalità di sceneggiatura - che qua e là affiorano stucchevoli - comunicando invece con il più puro linguaggio del cinema.