Un film di Renny Harlin. Con Madelaine Petsch, Gabriel Basso, Rachel Shenton, Richard Brake, Ella Bruccoleri, Froy Gutierrez, Ema Horvath, George Young, Janis Ahern, Rebecka Johnston, Rafaella Biscayn, Ben Cartwright, Ryan Bown, Brian Law, J.R. Esposito, Stevee Davies. Genere Horror - USA, 2024. Durata 91 minuti circa.Un reboot su una coppia sotto scaccoLa prima parte della trilogia horror diretta da Renny Harlin.di Andrea Fornasiero
Un uomo fugge nel mezzo di un bosco: inseguito e raggiunto dai suoi mascherati inseguitori, viene ucciso con un colpo d'ascia. Una giovane coppia felice giunge nel paesino di Venus, tra i boschi dell'Oregon, un luogo con meno di cinquecento abitanti. La comunità sembra essere molto religiosa e contrariata dal fatto che la coppia, nonostante stia festeggiando il quinto anniversario insieme, non sia ancora sposata. A causa di un improvviso guasto automobilistico i due sono costretti a fermarsi in un Bed and Breakfast di Venus, ma la casa a noleggio si rivelerà presto una trappola mortale: tre individui mascherati giocheranno infatti con la coppia come il gatto con il topo.
Il reboot del cult movie di Bryan Bertino lo vuole riscrivere facendone una trilogia, ma il primo capitolo non sembra avere nuove idee e, per quanto ben condotto, ripropone la formula con una sola banale variante finale.
The Strangers: Capitolo 1 vede infatti una coppia assediata da individui mascherati che li tormentano con l'obiettivo di ucciderli, in sostanza senza un motivo, se non per una vaga allusione al fatto che vivrebbero nel peccato non essendosi sposati. I volantini religiosi non mancavano nemmeno nel primo film del 2008, che aveva però la più interessante idea di proporci un coppia in crisi, dove era proprio essere messi di fronte alla morte a riunirli, solo per poi ucciderli brutalmente. Questo ne faceva una sorta di allegoria dei rapporti umani, della nostra fragilità di fronte all'inconoscibile e alla morte, con uno sguardo profondissimamente nichilista. Prendersela invece con una coppia felice rende tutto più banale e lineare, perde il senso profondo dell'opera originale, e che questo sia solo il primo capitolo di tre previsti - gli altri due dovrebbero uscire in tempi piuttosto brevi - non compensa per ora in alcun modo.
The Strangers aveva del resto già avuto un sequel nel 2018, The Strangers: Prey at Night, dove la variante rispetto al primo film era che le prede riuscivano ad avere la meglio sui cacciatori - cosa che lo rendeva però piuttosto dimenticabile. Questo reboot torna indietro nel tempo a quando i cellulari non erano ancora smart, una scelta di ambientazione che potrebbe avere un senso se i prossimi film si spostassero avanti fino al presente, ma che al momento sembra solo un elemento nostalgico buttato nel calderone. Così come il film non fa un particolare uso dell'asma del protagonista maschile, che viene introdotto già in una delle prime scene - per altro un gratuito jump scare - ma che poi il film trascura.
La regia di Renny Harlin e i brani in colonna sonora, non sono comunque banali. Se la formula è risaputa, per lo meno è condotta con una certa grazia, restituendo la paura di un'invasione dello spazio domestico da parte di maniaci che non hanno alcuna motivazione - se non l'occasione di uccidere degli stranieri. Avrebbe probabilmente funzionato meglio se gli assassini non fossero stati silenziosi come dei ninja, capaci di muoversi senza essere visti né sentiti in modo pressoché soprannaturale.
Così infatti il loro apparire all'improvviso cessa di essere sorprendente e diventa ovvio: sono quasi dei fantasmi... A dispetto di questo eccesso, in diversi passaggi il film è inquietante, e accade non a caso nei momenti in cui si fa più fisico: quando la ragazza in fuga scopre di essersi nascosta vicino a un vecchio cadavere, o nei faccia a faccia finali, in cui gli assassini sono finalmente presenze più concrete. L'orrore immotivato che rappresentano è infatti tanto più spaventoso quanto più li si rende umani, perché niente è più terribile del ricordare che la fascinazione per il male fine a sé stesso è cosa che appartiene all'uomo.