THE SUICIDE SQUAD - MISSIONE SUICIDA

Locandina Un film di James Gunn. Con Margot Robbie, Idris Elba, John Cena, Joel Kinnaman, Jai Courtney, Joseph Oliveira, Viola Davis, David Dastmalchian, Amanda Rabinowitz, Taika Waititi, Michael Rooker, Alice Braga, Nathan Fillion, Sean Gunn, Mikaela Hoover, Peter Capaldi, Storm Reid, Flula Borg, Steve Agee, Jennifer Holland, Joaquín Cosio, Juan Diego Botto, Alzie Williams, John Ostrander. Genere Azione - USA, 2021. Durata 132 minuti circa.


Trama

Amanda Waller ha una nuova cruciale missione e ha bisogno di una nuova squadra di supercriminali, imprigionati dal sistema carcerario-industriale americano. È particolarmente determinata ad avvalersi di Bloodsport, che pensa abbia la stoffa di un vero leader e possa guidare il team al successo. Al suo fianco una galleria di personaggi a dir poco improbabili e spesso caricaturali, con in più il ritorno di Rick Flagg, Harley Quinn e Capitan Boomerang. Riusciranno a recuperare le informazioni sul misterioso progetto Starfish, sull'isola Corto Maltese?

Splatter e turpiloquio per il ritorno dalla Suicide Squad, ma il fuoco di battute funziona a tempi alternati e la trama è pretestuosa, però il crescendo finale è indovinatissimo e redime quasi tutto il resto.

Pare che il titolo con l'articolo inglese, The Suicide Squad, sia stato proposto da James Gunn quasi per scherzo ma alla Warner l'hanno accettato, come a dire che questa è LA squadra suicida mentre quella del film precedente, beh, è meglio dimenticarla. Non si tratta di un sequel, ma neppure di un reboot, perché riprende alcuni personaggi anche se non cita mai esplicitamente i fatti di altri film in cui sono apparsi. Sia quel che sia, ha dato l'occasione a David Ayer di dichiarare che il Suicide Squad del 2016 non è un film suo e che, per esempio, la sua versione non aveva alcun brano pop in colonna sonora. Quella uscita al cinema invece sembrava un juke box, probabilmente per inseguire il successo dei Guardians of the Galaxy diretto proprio da James Gunn, la cui squadra di avventurieri spaziali si metteva insieme a sua volta in un carcere. Si chiude così il cerchio con Gunn che dirige The Suicide Squad - Missione Suicida e naturalmente ci infila un sacco di musica, a partire da "Folsom Prison Blues" di Johnny Cash. Il risultato purtroppo non è meno "greatest hits" del film precedente e i personaggi che avanzano in fila al rallentatore sono ormai un cliché indigesto.

Per fortuna il film chiarisce subito che sarà ridanciano, ma prenderà anche la premessa sul serio, così la missione dei protagonisti si trasforma presto in una mattanza a cui sopravviveranno in pochi. Un tripudio splatter che per quanto divertente scivola via come acqua fresca, visto che a morire sono comparse di cui non abbiamo saputo nulla e di cui non sapremo più nulla. Per gli altri invece la resa dei conti arriverà solo alla fine, facendo venir meno la tensione per tutta la parte centrale.

Gunn a suo modo cerca di rendere drammatici i suoi protagonisti, con un risultato che spesso è volutamente ridicolo, ma nell'ultimo atto risulta per alcuni di loro sfocia in una farsa tragica. Qui poi c'è il meraviglioso Starro, una delle invenzioni più folli del fumetto di supereroi americano, portato sul grande schermo con la passione di un bambino per i kaiju giapponesi, realizzato in CGI ma coloratissimo e senza ammodernamenti nel look. I protagonisti se la devono insomma vedere con una stella marina gigante e ne viene uno scontro davvero irresistibile, spettacolare, teso ed esilarante al tempo stesso.

Il film del 2016 era stato classificato PG-13 e fu preceduto di qualche mese e superato a destra da Deadpool, che per primo aveva ottenuto il visto di censura R e abbracciato splatter e parolacce con gusto goliardico. The Suicide Squad - Missione suicida gli è sicuramente debitore, ma ha la fortuna di arrivare quando di Deadpool si sono perse le tracce da qualche anno, inoltre si affida a effetti speciali più concreti, appoggiandosi molto meno sulla computer grafica.

Il sangue e il gore risultano così più efficaci e le acrobazie più vere (ma in paio di momenti è evidente che nei panni di Harley Quinn c'è la controfigura e non la vera Margot Robbie). La coralità e l'assenza di espedienti come la voce over e la rottura della quarta parete danno al film un tono diverso da Deadpool, più cinematografico e meno verboso.

Inoltre The Suicide Squad - Missione suicida non si può prendere sul serio, eppure parla di cose serissime come la politica estera statunitense, in particolare la sua avventatezza in America Latina con tanto di comodo equivoco che scambia i guerriglieri che combattono i dittatori per dei terroristi. L'argomento è subito accantonato - in modo troppo rapido che sminuisce l'orrore di quanto accade - ma prepara un finale tutto dalla parte dei loser e di chi si oppone ai potenti.