IL SIGNORE DEGLI ANELLI - LE DUE TORRI

Locandina Un film di Peter Jackson. Con Elijah Wood, Viggo Mortensen, Sean Astin, Ian McKellen, Liv Tyler, Cate Blanchett, Orlando Bloom, Karl Urban, Christopher Lee, David Wenham, Brad Dourif, Miranda Otto, Ian Holm, Billy Boyd, Dominic Monaghan, Sean Bean, John Rhys-Davies, Bernard Hill, John Noble, Andy Serkis, Hugo Weaving, Sala Bake, Bruce Hopkins, Craig Parker, Bruce Allpress, John Bach, Sala Baker, Jed Brophy, Sam Comery, Calum Gittins, Paris Howe Strewe. Genere Fantastico - USA, Nuova Zelanda, Germania, 2002. Durata 120 minuti circa.Il secondo episodio della saga di TolkienPer quanto alcuni riscontrino infedeltà dell'adattamento cinematografico rispetto al capolavoro di Tolkien, il film è avvincente e di grande efficacia. D'effetto sono le inquadrature che la macchina da presa compie in questo universo fantastico.di Giancarlo Zappoli


Trama

Fanno bene i distributori italiani a non far uscire il film di venerdì 17 ma ad anticiparne la comparsa sugli schermi al giorno prima. Perché un po' di sana superstizione scaramantica ben si adatta a questa trilogia (3 altro numero fortemente simbolico!) che andrà ad invadere i nostri schermi. Jackson ha colpito ancora (anche se l'uso delle significazioni temporali ha scarso valore per un film di quasi nove ore girato tutto insieme e distribuito in 3 anni). Sta di fatto che la compattezza del progetto si vede ed ha modo di emergere proprio in questa seconda parte dove c'è meno bisogno di 'spiegare' e l'azione prende il sopravvento. Il gioco delle fedeltà o infedeltà lo lasciamo ai chierici del tolkienismo che, in quanto 'guardiani del culto', non possono esimersi (come in tutte le 'chiese' che si rispettino) dal reclamare quell'ortodossia che il cinema non può e non deve fornire.
Tolkien è presente e si avverte la forza di una visione complessiva ormai fortunatamente depurata dalle facili etichettature di 'destra' e 'sinistra'. Lo scrittore rifletteva sulla presenza del Male nel mondo e sul suo inestricabile rapporto con l'uomo e con l'avidità. Il suo eroe Frodo, e il cinema ci aiuta ancor meglio a coglierlo, non è un superuomo, ma un 'mezzouomo' come viene a volte definito. Mentre invece il servo del male per eccellenza, Saruman, quando invita le proprie sterminate truppe alla guerra si affaccia a un balcone che ricorda quelli passati (e anche presenti) che la Storia del mondo reale continua tragicamente ad esibire. In quel momento il ragionamento prevale sugli effetti speciali e il Cinema (grazie alla sua poliedricità) si può vantare, ancora una volta e senza timore, della lettera maiuscola.