DUNGEONS & DRAGONS - L'ONORE DEI LADRI

Locandina Un film di John Francis Daley, Jonathan Goldstein (2). Con Chris Pine, Michelle Rodriguez, Regé-Jean Page, Justice Smith, Sophia Lillis, Hugh Grant, Chloe Coleman, Daisy Head, Nicholas Blane, Kyle Hixon, Spencer Wilding, Will Irvine, Bryan Larkin, Sarah Amankwah, Colin Carnegie, John Francis Daley. Genere Fantasy - USA, 2023. Durata 134 minuti circa.Con dei ladri così, non abbiamo bisogno di eroi. Il famoso gioco di ruolo arriva sul grande schermoLo straordinario mondo e lo spirito del leggendario gioco di ruolo in un'avventura divertente e ricca di azione.di Andrea Fornasiero


Trama

Edgin e Holga si trovano in una prigione nelle lande innevate della Valle dal vento gelido, a Nord della catena montuosa del Dorso del mondo. A Sud dei monti si trova la più mite Costa della Spada, dove si ergono le più grandi città del mondo di Faerûn. Edgin e Holga sono finiti in galera dopo un colpo andato male, a cui Edgin ha partecipato per rubare la tavoletta del Risveglio, necessaria a resuscitare la moglie uccisa con una lama di Thay. Troveranno presto il modo per evadere e ricongiungersi alla figlia di Edgin, che però è ora accudita dal loro ex alleato Forge, un astuto truffatore che, alleatosi alla maga rossa Sofina, ha ottenuto una posizione nobiliare nella città di Neverwinter. Per sventare i piani dei due la banda si mette alla ricerca di un elmo capace di annullare i sigilli magici, ma non è un'impresa semplice, tanto che avranno bisogno dell'aiuto del paladino Xenk.

Dungeons & Dragons - L'onore dei ladri riporta sullo schermo il gioco di ruolo più celebre del mondo e lo fa con l'intento di incantare più le famiglie che i giocatori veterani.

Hasbro e Paramount avranno sicuramente le loro ragioni e i loro studi di mercato per puntare a un pubblico piuttosto giovane, cosa che diventa sempre più ovvia più il film procede, fino a un finale in cui la giovane figlia di Edgin assume un ruolo importante. I fan del gioco probabilmente andranno a vedere il film in ogni caso, anche solo per la grande quantità di easter egg in cui è immerso, tra esotiche eppure familiari creature e diversi incantesimi che ricalcano quelli del gioco di ruolo. È altrettanto probabile che ne resteranno però un po' delusi, per lo meno se la loro esperienza non è quella di giocare a D&D con i figli, bensì con amici della loro età. Quale che sia il risultato di questa scommessa, i registi e il cast vogliono crederci e fanno il possibile per trasmettere un senso di contagioso divertimento.

Ci sono persino troppe cose dentro Dungeons & Dragons - L'onore dei ladri, che inanella location anche molto diverse tra loro e tutto un bestiario di creature spesso ridotte a giustificare una battuta per poi uscire di scena. È il caso dei "divoratori di intelletto", che lasciano incolume il gruppo di avventurieri perché presumibilmente non li reputano abbastanza intelligenti. C'è il paladino che è così buono che salva i gattini, o meglio i baby tabaxi, una razza di uomini felini. C'è il drago ipernutrito che fatica a volare e soffiare fuoco ma che è pericolosissimo quando rotola. C'è l'uomo uccello - un Aaracockra - che si ritrova suo malgrado a essere al centro dell'evasione iniziale. Tutta questa varietà compensa un gruppo di protagonisti che appare quasi del tutto umano. Certo c'è una "tiefling" ma nessuno spiega cosa voglia dire quella parola, né viene esplorata l'identità razziale dello stregone. Come se la straordinaria ricchezza, a tratti anche oscura, dei mondi di D&D debba restare sullo sfondo, facile da cogliere per chi già la conosce, ma il più leggera possibile per gli altri.

Il rischio è che così facendo Neverwinter e dintorni siano quanto di più simile a un fantasy generico, con poca personalità, e infatti, nonostante il gran numero di nomi messi in bocca ai personaggi, il mondo di Faerûn emerge poco o nulla. D'altra parte il focus del film è un altro: è costruire una vicenda d'avventura, azione e commedia intorno a un team di reietti, che per quanto dichiarino di essere ladri hanno in fondo un cuore d'oro. Chris Pine fa il possibile per rendersi ridicolo e anche la più stoica barbara interpretata da Michelle Rodriguez ha i propri momenti comici, così come lo stregone non proprio infallibile. La più efficiente del gruppo è senz'altro la druida, che commenta spesso in modo un po' sdegnoso le idee altrui. Soprattutto il suo personaggio è al centro di una delle sequenze migliori, in cui si infiltra come insetto in un palazzo reale e poi si ritrova inseguita da una maga e dalle guardie, costretta a cambiare continuamente forma animale finché non riesce a uscire dalla città. Altrettanto notevole è il tentativo del gruppo di introdurre in una carrozza un quadro in cui è nascosto un portale. Così come sono memorabili sia l'evasione iniziale, sia lo scontro con il corpulento drago Themberchaud.

Nonostante l'ingegno, le battute e il carisma degli attori, purtroppo però alla fine il pathos latita. L'elemento tragico è limitato al passato di Edgin e non ci sono altri affondi nella trama al presente, tanto che si arriva a una risoluzione piuttosto scontata e pure derivativa: c'è una scena con un orso gufo che ricalca Hulk contro Loki da The Avengers. Non manca un'ultima battuta a metà dei titoli di coda, che riprende una delle sequenze più divertenti del film, ma per un titolo che aspira a lanciare un franchise risulta tutto troppo timido.