THE SON

Locandina Un film di Florian Zeller. Con Hugh Jackman, Laura Dern, Vanessa Kirby, Zen McGrath, Hugh Quarshie, Anthony Hopkins, William Hope, Julia Westcott-Hutton, Akie Kotabe, Reza Diako, Isaura Barbé-Brown. Genere Drammatico - USA, 2022. Durata 123 minuti circa.


Trama

Peter Miller è un professionista di successo in procinto di accettare un importante incarico nell'imminente campagna presidenziale. Ha una giovane moglie, Beth, e un figlio nato da poco. Tutto sembra filare a gonfie vele, nonostante la stanchezza di Beth che deve gestire il neonato da sola, ma sulla porta del loro appartamento compare Nicholas, il figlio adolescente che Peter ha avuto dall'ex moglie Kate. Kate non riesce più a gestire quel teenager ombroso che marina la scuola e sembra avercela col mondo, e ha accettato la richiesta del figlio di andare a vivere dal padre e dalla donna per cui è stata lasciata. Peter dovrà fare i conti con la presenza del figlio ma anche con i suoi sensi di colpa e con il suo vissuto famigliare.

Dopo il successo di The Father che ha meritato l'Oscar al suo attore protagonista, Anthony Hopkins, il regista e drammaturgo francese Florian Zeller si cimenta con un altro dramma di impostazione teatrale, basato sulla pièce firmata da Zeller insieme a Christopher Hampton (già autore delle sceneggiature di Le relazioni pericolose ed Espiazione, nonché dello stesso The Father), un dramma che si consuma a porte chiuse nell'appartamento di Peter e Beth e in pochi altri interni.

L'atmosfera è resa claustrofobica anche dalla chiusura al mondo di Nicholas, che attribuisce all'abbandono del padre l'origine della sua sofferenza psicologica e del suo disagio esistenziale.

Peter cerca di minimizzare e interviene a gamba tesa nell'educazione del ragazzo, ma è in realtà sprovvisto degli strumenti necessari, anche perché il suo modello è stato un padre egocentrico e dittatoriale, interpretato ancora una volta da Anthony Hokpins in un cammeo al vetriolo.

Hugh Jackman dà volto e prestanza fisica a Peter ritraendolo come un vincente dai piedi di argilla, un uomo carismatico e dotato di positività e ironia costretto a confrontarsi con la dark side del figlio e in fondo anche con la propria. Il problema della sceneggiatura sta semmai nel non mostrarci mai in flashback i momenti di crisi fra lui e Kate (una dolente Laura Dern), ritraendo invece in retrospettiva il loro matrimonio come una sorta di El Dorado: risulta dunque difficile dunque capire il perché della rottura, al netto della grazia sensuale di Vanessa Kirby.

Il film si dipana come un dramma con occasionali sfumature horror e thriller e non ha la profondità agghiacciante di opere come ...e ora parliamo di Kevin, ma costruisce un crescendo avvincente che non può lasciare indifferenti, anche perché il tema dell'incomunicabilità fra adolescenti e genitori e del suo possibile sconfinamento nella patologia è estremamente attuale e visceralmente rilevante per chi ne è coinvolto. E l'interpretazione di Jackman suscita al contempo riprovazione ed empatia, accompagnando la narrazione nella sua escalation di interrogativi su cosa sia lecito e cosa sia semplicemente distruttivoo.