A LETTO CON SARTRE

Locandina Un film di Samuel Benchetrit. Con François Damiens, Ramzy Bedia, Vanessa Paradis, Gustave Kervern, Joey Starr, Bouli Lanners, Valeria Bruni Tedeschi, Vincent Macaigne, Jules Benchetrit, Bruno Podalydès, Constance Rousseau, Thierry Gimenez, Christophe Reymond, Thibault Cathalifaud, Angelina Woreth, Jean-Louis Barcelona, Fabrice Adde, Sofiane Bennacer, Eddy Suiveng, Chloé Renaud, Fabienne Galula, Gábor Rassov, Thomas Bidegain. Genere Drammatico - Francia, 2021. Durata 107 minuti circa.


Trama

In una cittadina del nord della Francia che si affaccia sul mare, un gruppo di scagnozzi affiliati a un giro di malavita portuale si trovano alle prese con alcuni incarichi particolari, che li metteranno di fronte a insolite questioni di bellezza, arte e poesia. Jeff, il boss poeta, corteggia una cassiera del supermercato con i suoi versi. Tutto ciò mentre sua moglie si strugge e sua figlia sta per festeggiare il compleanno. La coppia formata da Poussin e Jesus è incaricata di convincere i compagni di scuola della ragazza a presenziare. Nel frattempo, Jacky deve recuperare i soldi di un debito da un uomo, ma finisce per invaghirsi di sua moglie e della sua passione per il teatro. Con la testa tra le nuvole e i pugni in tasca, con un business da portare avanti e con un mare in cui perdere lo sguardo: è il crocevia di un manipolo di criminali di provincia d'improvviso folgorati dalla sensibilità.

Il regista Samuel Benchetrit ne fa una commedia assurda e surreale che gioca con gli stereotipi della mascolinità, del genere gangster e della pretenziosità artistica.

Contenta di perdersi nell'incompiutezza per solidarietà verso i propri personaggi, A letto con Sartre è un'opera che fa sorridere e sospirare, nella piena tradizione del cinema francese esistenziale e umoristico.

Con le loro camicie a maniche corte un po' smorte, i protagonisti nati dalla penna di Benchetrit abitano un mondo di privilegio ma con disagio, facendo i conti con la fallibilità del corpo e aspirando, forse, a qualcosa in più nell'anima. Una situazione che, unita al particolare connubio di humor e violenza, ricorda i territori esplorati dai Soprano di David Chase. Siamo però in Europa, e più in particolare in Francia; l'introspezione analitica non può essere la soluzione, ma solo un punto di partenza.

Eccoli allora, questi uomini, interrogarsi sulla condizione umana, sulla natura del cambiamento e della felicità, sulle qualità del verso alessandrino. Per non parlare di una pièce teatrale su Sartre, senza il quale non può esserci emancipazione ma i cui interpreti continuano a finire cadaveri. L'emancipazione, in fondo, la si può indirizzare anche a forza.

Benchetrit firma una sceneggiatura che vive di momenti e di frammenti, con tre storie che si intersecano e altre che si infilano nei pertugi (la deliziosa parabola di Eric Lamb, che regala la comparsata di Macaigne). Quando lo strano matrimonio tra il terreno e lo spirituale funziona, il tintinnio è limpido e originale; le altre volte, è una sorda stranezza comunque non priva di curiosità.

A letto con Sartre merita in particolare per il grande cast di caratteristi francofoni, che è impagabile vedere riuniti in tale abbondanza e con tale libertà. Bouli Lanners e Ramzy Bedia, Vincent Macaigne e Gustave Kervern (il quale da regista assieme a Benoît Delépine ha creato un sottogenere della commedia d'oltralpe che è parente di questo). Accanto a loro le signore, Vanessa Paradis e Valeria Bruni Tedeschi, che giocano ora a rafforzare lo stereotipo, ora a disfarlo. Tutti insieme, donano al film un fascino caotico e giocoso che è però anche sommesso, forse non pienamente sviluppato, e ben si adatta all'evocazione di un mondo che fa difetto a livello esistenziale.