CHIARA

Locandina Un film di Susanna Nicchiarelli. Con Margherita Mazzucco, Andrea Carpenzano, Mattia Napoli, Carlotta Natoli, Luigi Lo Cascio. Genere Biografico - Italia, Belgio, 2022. Durata 106 minuti circa.Un ritratto inedito di Santa ChiaraLa vita di Chiara cambia quando decide di scappare di casa e raggiungere l'amico Francesco.di Paola Casella


Trama

1211. Chiara, ragazza di buona famiglia, decide di lasciare la casa del padre per seguire il percorso di Francesco d'Assisi, obbedendo alla regola di castità e di rinuncia ai beni materiali. Inizia così per lei una vita di preghiera, di servizio e di comunità, accanto a fratelli e sorelle, presso il monastero di San Damiano. A poco a poco Chiara emerge come una figura guida per le consorelle, opera miracoli senza nemmeno rendersene conto e raccoglie un seguito sempre crescente, che sfocerà nella creazione di un ordine sancito dal Papa. Ma non tutto sarà lineare e semplice, perché Chiara è una donna, e ad una donna molto di ciò che è consentito ad un uomo, ad esempio Francesco, è invece ostacolato.
Come nel caso dei precedenti Nico, 1988 e Miss Marx, la regista e sceneggiatrice Susanna Nicchiarelli affronta una figura femminile centrale giustapponendola alla sua epoca e contestualizzandola all'interno della società patriarcale.
Chiara viene considerata proprietà del padre e le viene vietato (inizialmente) il privilegio della povertà perché "senza possessione non c'è protezione", sua sorella biologica trova rifugio in convento per sottrarsi ad un matrimonio combinato, e alle Clarisse sarà vietato uscire dal convento per viaggiare verso i luoghi sacri della religione, perché "sono femmine, non frati".
L'accento di Nicchiarelli è anche sulla dimensione comunitaria e solidale che si crea intorno a Chiara, che rifiuta ogni impostazione gerarchica all'interno del suo ordine proclamando "qui non ci sono serve" e rifiutando di definirsi badessa. Ma la ragazza resta una figura carismatica che raccoglie e galvanizza l'energia femminile che la circonda (bella la scena in cui, cantando il suo nome, donne di ogni età e provenienza vengono attirate verso il convento), e la sua quieta determinazione conquista cardinali che diventeranno Papi, opera prodigi, cura gli infermi e le anime.
Centrale è il suo rapporto con Francesco, anche lui non immune all'attrattiva di Chiara, ma abbastanza "politico" da rinnegare il rapporto paritario e di convivialità con le sorelle, in quanto femmine "origine del peccato". Chiara invece resta radicale dall'inizio alla fine, continua a camminare a piedi scalzi e a lavare quelli delle consorelle, e alla fine, letteralmente, detterà le regole, quantomeno quella del suo ordine.
Nicchiarelli fa di Chiara quasi un musical, tutto sommato più vicino a Fratello sole, sorella luna (del quale però, per scelta, non ha la leggerezza) nella descrizione di una letizia tranquilla che a un film rivoluzionario come era stato all'epoca Jesus Christ Superstar, e resta un'ode al saper vivere femminile "sole ma insieme". La giovane attrice protagonista, Margherita Mazzucco (la Elena della serie L'amica geniale) purtroppo non ha la potenza carismatica richiesta dal ruolo e all'impostazione fortemente pittorica del racconto avrebbero giovato toni più marcati. Ma Chiara era una santa di armonia, pur nella fermezza della sua (sacro)santa ostinazione, e il film di Nicchiarelli sceglie le tinte sfumate più che i contrasti caravaggeschi (o gentileschiani).