VICINI DI CASA

Locandina Un film di Paolo Costella. Con Claudio Bisio, Vittoria Puccini, Valentina Lodovini, Vinicio Marchioni. Genere Commedia - Italia, 2022. Durata 83 minuti circa.


Trama

Giulio e Federica sono una coppia in crisi: lui, musicista e docente al conservatorio, fa battute sarcastiche su tutto, rifiutandosi di affrontare qualsiasi problema; lei ha un negozio e una figlia, ma avrebbe voluto altri bambini e non capisce l'atteggiamento rinunciatario del marito. Nel condominio dove abitano vive un'altra coppia, composta dal pompiere Salvatore e la psicologa Laura, che fa sesso rumoroso e frequente. Federica li ha invitati a casa per un aperitivo, Giulio vuole redarguirli per il volume eccessivo dei loro amplessi, ma sua moglie preferisce non limitare le prodezze orgasmiche di Laura, delle quali è dichiaratamente e bonariamente invidiosa. Quel che Giulio e Federica non sanno è che Salvo e Laura vorrebbero renderli partecipi di una loro pratica regolare: il sesso a più corpi, in forma di scambi di partner, orge e via dicendo.
Paolo Costella è il regista e cosceneggiatore (con Giacomo Ciarrapico) di Vicini di casa che ha per sottotitolo "Una commedia afrodisiaca" ed è tratto dal film spagnolo Sentimental.
Il copione è ben scritto e di chiara matrice teatrale, l'azione si svolge quasi interamente fra le mura dell'appartamento di Giulio e Federica, e il quartetto di interpreti dà corpo e voce ai personaggi. Ma il ritmo non è quello della commedia e manca l'incalzare tipico di questi confronti a quattro (vedi Carnage) in cui l'ironia si alterna al sottile gioco al massacro. Fra le battute si allargano invece tempi morti che non giovano alla progressione della storia, e le musiche entrano ed escono in scena bruscamente, senza svolgere né la loro funzione di sostegno emotivo, né quella di sottolineatura dei silenzi ai quali Federica e Giulio si sono abituati.
Il risultato è una storia dignitosa e non priva di momenti gradevoli, ma che si sgonfia ad ogni svolta, invece di creare un crescendo comico o drammatico, e che fa fatica a decollare. Mancano inoltre quelle sfumature nei dialoghi e quella gradualità nell'azione che sarebbero indispensabili in una vicenda di solitudini che hanno perso il contatto umano e che non riescono più nemmeno a raccontarsi quanto sono infelici.
Alla messinscena manca inoltre un elemento importante: la figlia Michela, opportunamente dispacciata a dormire da un'amichetta, che sembra non avere alcun ruolo nella loro vita e nelle loro conversazioni.
Gli attori fanno del loro meglio: Vittoria Puccini (Federica) esprime un desiderio a stento represso, Claudio Bisio usa l'ironia come uno scudo (anche se spesso, a causa della mancanza di ritmo di cui sopra, le sue battute cadono in un spazio vacuo), e Vinicio Marchioni evita il rischio dello stereotipo mantenendo una compostezza dignitosa. A brillare è Valentina Lodovini, che riesce a riempire i vuoti con gli sguardi e ad arricchire di pragmatica saggezza anche i passaggi drammaturgici più fragili.