Un film di Manlio Castagna. Genere Documentario - Italia, 2025. Durata 78 minuti circa.
Un gruppo di visitatori alla ricerca di qualcosa o di qualcuno, come in un gioco da tavolo; sciami di persone bardate nei costumi più impensabili, come in un film d'epoca; una cinta muraria che avvolge la città, come in un'illustrazione medievale. Anzi, no, non semplici spettatori ma VisitAutori, capaci di scrivere da soli la propria storia; non riduttive comparse ma Cosplayer, portatori di una lore più grande di loro; e non un qualsiasi centro storico ma una location degna dell'immaginario fantasy. Insieme, sono tutte parti di quel grande affresco corale, orizzontale e passionale, forse irripetibile, che è Lucca Comics & Games.
I numeri della passata edizione: 275 mila paganti, 900 ospiti, 600 espositori. E più di 140 treni aggiunti.
Quante facce ha questo solido - solidissimo - oggetto fisico, culturale ed esperenziale che è Lucca Comics & Games, l'annuale fiera internazionale che ogni anno richiama centinaia di migliaia di appassionati di fumetti, giochi da tavolo/di ruolo/di carte, animazione e videogiochi, senza contare operatori del settore, editori e autori, tutti riuniti per cinque e più giorni in una storica città toscana?
L'elenco - come in ogni cosa che riguarda la manifestazione - è così copioso da risultare inebriante: nasce nel 1965 come Salone Internazionale dei Comics su iniziativa di un gruppo di docenti e intellettuali capitanati da Luigi Volpicelli e Romano Calisi, e dopo la prima edizione a Bordighera si trasferisce a Lucca l'anno successivo; nel 1993 cambia nome in Lucca Comics, assommando il risolutivo Games nel 1995; e dopo cinquantanove anni di vita, siamo qui a presenziare e testimoniare del più importante evento dedicato ai comics e oltre di tutto l'emisfero occidentale, ancora più di Angoulême e San Diego.
I Love Lucca Comics & Games, il film di Manlio Castagna prodotto da All At Once in collaborazione con Lucca Crea (la società organizzatrice del festival), e distribuito come evento speciale nelle sale da I Wonder Pictures, non tenta solo di mimare la ricchezza enunciativa dell'evento - anche se basterebbe mettere in fila alcuni dei nomi presenti nel doc: YoShitaka Amano, Licia Troisi, Gabriele Mainetti, Pera Toons, R.L. Stine, Fumettibrutti ecc. - quanto di fare da conduttore della fiammeggiante passione che irradia gli stand, gli eventi e le persone presenti in quei cinque giorni della fiera. Di più, srotolando le storie di un gruppo di VisitAutori - come li chiamano a Lucca -, Castagna e i suoi viaggiano avanti e indietro nel tempo mitico scandito dalla manifestazione.
Per molti, moltissimi, di chi presenzia a Lucca si tratta infatti di ragionare, organizzare e - forse per alcuni non è esagerato affermarlo - vivere in funzione dell'evento toscano, calibrare e ricalibrare le spese mensili, le ferie per le vacanze e il calendario annuale tutto attorno alla fine di ottobre/inizio di novembre, quando in un modo o nell'altro tocca essere lì. I Love Lucca Comics & Games ci racconta, o meglio, fa raccontare di sé un padre e un figlio accampati in macchina per tutti i giorni del festival, due ragazze che hanno incontrato l'amore proprio lì in mezzo ai vicoli medievali, una coppia felice di aver eletto la città come unica meta vacanziera.
E chi semplifica e abbrutisce tutto questo come infantili fughe dalla realtà non afferra che sono storie di vita che grazie alla fiction si sono ripresi altrettanti pezzi di vita - c'è il professore di informatica che fa cosplaying del personaggio al quale veniva accostato dai bulli della scuola o la ragazza che grazie alla socialità della fiera è riuscita a venire fuori da un buio periodo familiare.
Sono, d'altronde, i pilastri attorno ai quali gira l'identità valoriale di Lucca Comics & Games, quei cinque simboli racchiusi nelle parole "community", "inclusion", "discovery", "respect" e "gratitude", di cui tutti, dal pluri-premiato autore all'editore più indipendente, sembrano essere estremamente consapevoli.
Il film di Castagna - critico cinematografico, scrittore e regista - abbraccia saldamente tutto questo, non tentando minimamente di andare oltre la sfera emotivo-relazionale per sbirciare cosa c'è oltre l'orizzonte-community, o intercettando le criticità sollevate dalla community stessa - i prezzi esorbitanti degli alloggi, l'appiattimento della proposta, l'overtourism che investa la città, le polemiche sui firmacopie ecc. D'altronde si tratta di un manifesto più che di un pamphlet, denunciato già in quel "I love" iniziale, e che sembra collocare ancora di più Castagna nel mazzo dei narratori puri - come nel suo precedente Il viaggio degli eroi sul Mundial dell'82 - tutti dentro al lore, al mito, alla fabula del racconto. O in questo caso, nel racconto dei racconti che è Lucca Comics & Games.