PREDATOR - BADLANDS

Locandina Un film di Dan Trachtenberg. Con Elle Fanning, Dimitrius Schuster-Koloamatangi, Reuben de Jong, Michael Homick, Rohinal Nayaran. Genere Fantascienza - , 2025. Durata 107 minuti circa.Benvenuti in un mondo di tormentoUna giovane donna e il temibile guerriero extraterrestre uniscono le forze per sopravvivere.di Andrea Fornasiero


Trama

Considerato ancora troppo giovane e debole dal fratello maggiore, Dek è uno Yautja che
vuole disperatamente dimostrare il proprio valore e guadagnare il "mantello", ossia il
sistema di invisibilità che fa della sua specie una delle più pericolose della galassia.
Quando suo padre chiede la sua testa e suo fratello maggiore si oppone, il genitore decide
che il fratello è a sua volta troppo debole per il clan e lo sfida in un duello mortale. Dek
viene intrappolato nella nave del fratello, e il velivolo parte per "il pianeta più pericoloso
dell'universo" dove si trova il mitico Kalisk, una creatura dotata di straordinarie capacità
rigenerative che nessun Yautja è mai riuscito a uccidere. Su questo mondo ricchissimo di
insidie, Dek troverà due inattesi alleati: una piccola creatura simile a un primate ma con un
duro guscio sulla schiena; e un'androide rimasta senza gambe, incapace di camminare
ma ricca di informazioni sul mondo in cui si trovano.


Predator - Badlands segna un nuovo tentativo di ripartenza per il franchise
dedicato ai feroci cacciatori alieni e questa volta il protagonista è uno di loro.


L'idea più interessante non è però il ribaltamento di prospettiva bensì l'aver affiancato allo
stoico, determinato e vendicativo alieno un'androide disabile dall'inscalfibile buon umore.
L'inedita strana coppia, dove è Elle Fanning a fare la parte del leone con i suoi impeccabili
tempi comici, dona al film una vitalità che quasi non meriterebbe. Il progetto è infatti
contraddittorio e paradossale: gli antieroi combattono contro gli androidi di una
corporazione terrestre, ma il film segue un chiaro mandato corporativo Disney, ossia
riavvicinare a quello di Alien, andando a costituire una sorta di space monster universe.
Inoltre non manca di "carinerie" disneyane con la buffa creatura, che sembra già pronta
per diventare un giocattolo. Inoltre aver tolto di torno gli umani, sostituiti dagli androidi, ha
permesso al film in america di avere una visto di censura blando, nonostante non
manchino scene violente (ma esangui).
Tutto il contrario insomma del radicale ritorno alle origini del precedente Prey, del quale
resta solo una cosa: la capacità del regista Dan Trachtenberg di ideare e girare buone
scene d'azione con il cacciatore alieno. Qui portate per altro a un livello meno di tensione
e più immediatamente spettacolare, con grandi mostri, trappole e avversari pesantemente
armati assai più pericolosi per l'alieno dei nativi e dei coloni dello scorso film.


Il protagonista Dek però, oltre che interamente digitale come un orco di Warcraft
o un Na'vi Avatar, è costantemente iracondo e la sua furia, per quanto
giustificata dai torti subiti, va presto a noia. Tanto che i suoi successi, anche se ben
coreografati, non appassionano, sia perché mancano della reale prodezza atletica di una
scena d'azione con attori in carne e ossa, sia perché non hanno la stilizzazione di un film
animato in tutto e per tutto come Predator: Killer of Killers, prodotto dallo
stesso Trachtenberg.
C'è dunque un altro paradosso in Predator: Badlands, ossia che il film diventa
interessante solo quando all'alieno si affianca l'androide, che pur essendo una intelligenza
artificiale si rivela essere un personaggio più umano e complesso di lui. Lei gli è per altro
speculare, perché ha a sua volta problemi "di famiglia" ed è, come lui, considerata una
reietta. Nel suo caso la ragione non è fisica bensì una anomalia di programmazione, una
sorta di bug che le dà un carattere inconciliabile con quello richiesto dalla corporazione a
cui dovrebbe ubbidire: la monolitica Weyland-Yutani dei film di Alien. Un'altra androide,
sempre interpretata da Elle Fanning, è sulle sue tracce oltre che su quelle del Kalisk, e
finirà per scontrarsi con lei e Dek. Qui il film trova la sua scena migliore, quando l'androide
senza gambe ha modo di controllare degli arti inferiori separati da lei. Combatte così come
due metà distinte, torso e gambe, in scene che coniugano action e slapstick con divertita
originalità.