Un film di Yu Yang. Con Joseph, Mo Han, Qi Lü, Yanting Lü, Eric Bauza, Robert Clotworthy, Ell, Richard Epcar, Gong Geer, Damien C. Haas, Aaron LaPlante, Aleks Le, Candi Milo, Griffin Puatu, Daniel Riordan, Vincent Rodriguez III, Christopher Swindle, Fred Tatasciore, Deshun Wang, Xinglinr, Wei Yang (III), Yu Yang, Michelle Yeoh, Michael Yurchak, Rick Zieff. Genere Animazione - Cina, 2025. Durata 144 minuti circa.Un film d'animazione senza precedentiIl film d'animazione che ha riscritto la storia del cinema mondiale.di Valentina Ariete
Dopo essere stati colpiti dal fulmine divino, Ne Zha e Ao Bing, un demone e un drago, vedono i loro corpi distrutti. Per salvare le loro anime, il Maestro Taiyi Zhenren usa il Sacro Loto dai Sette Colori, ma riesce a rigenerare solo la forma fisica di Ne Zha. I due devono quindi condividere momentaneamente lo stesso corpo per sette giorni, in cui dovranno sottoporsi a tre prove, così da diventare immortali. Questo traguardo farà ottenere loro una pozione magica in grado di riparare il Sacro Loto e quindi poter rigenerare anche l'organismo di Ao Bing. Nel frattempo, credendo che il figlio sia morto, Ao Guang, Re Drago del Mare dell'Est, decide di attaccare il Passo di Chentang. L'alleanza tra draghi e demoni viene quindi messa in pericolo.
Il regista Jiaozi realizza il secondo capitolo di una trilogia destinata a lasciare un segno importante nel campo dell'animazione: per scala, ambizione e incassi. Non siamo di fronte a un semplice film per bambini.
Il regno di Inside Out 2 come maggior incasso nella storia dell'animazione è finito. A rubargli il titolo è Ne Zha - L'ascesa del guerriero di fuoco. Secondo capitolo di quella che diventerà una trilogia, ad oggi ha guadagnato 2,2 miliardi di dollari (con un budget di 80 milioni), superando quindi di almeno 500 milioni il record precedente.
È per questo successo incredibile che Minerva Pictures ha deciso di portarlo in Italia. È un'operazione curiosa: il primo film del 2019 non è infatti mai arrivato nel nostro paese. E questo potrebbe essere un problema. Ne Zha 2 ha infatti una trama molto complessa, essendo tratto da una delle più importanti opere in cinese vernacolare, Fengshen Yanyi (che si può tradurre come "la canonizzazione degli dei"), scritta durante la dinastia Ming (1368-1644) e attribuita a Xu Zhonglin. È uno scritto imponente, diviso in 100 capitoli, che racconta miti, leggende e folklore della Cina. Non avendo visto il lavoro precedente potrebbe essere quindi difficile seguire tutti gli intrecci e le avventure dei numerosi personaggi, anche perché in L'ascesa del guerriero di fuoco si danno per scontati gli eventi già accaduti.
Non siamo dunque di fronte a un semplice "film per bambini": anche gli adulti potrebbero fare fatica a seguire la storia, spalmata lungo una durata di 144 minuti. Superato l'impatto iniziale, il lavoro del regista Jiaozi (che ha esordito nel lungometraggio proprio con Ne Zha) si rivela però intelligente e spettacolare. Il character design dei personaggi è notevole (in particolare quello dei draghi): per ricchezza di dettagli e colori e anche perché molto diverso da quello dell'animazione occidentale e giapponese, a cui siamo più abituati. L'azione è ben dosata: momenti comici (al limite del demenziale) si alternano a combattimenti mozzafiato, che ricordano sia le evoluzioni del genere wuxia sia quelle dei Super Saiyan di Dragon Ball (lo stesso protagonista, Ne Zha, nell'aspetto ricorda Goku).
Il nucleo di tutto è però un grande elogio della Cina e dei suoi valori. Un esempio: quando c'è chi decide di tradire la propria comunità in favore dell'interesse personale è impossibile non pensare a una condanna dell'individualità in contrapposizione alla collettività, principio su cui si basa invece la struttura della società cinese. Stessa cosa per quanto riguarda l'esaltazione della disciplina: il demone Ne Zha non riesce infatti a raggiungere la propria forma definitiva perché troppo caotico e incostante. Quando finalmente potrà concentrarsi non ce ne sarà per nessuno.
Il film di Jiaozi rimane comunque grande intrattenimento, anche se il gap culturale potrebbe spingere una parte di spettatori a non entrare in connessione con i personaggi (e in effetti la maggior parte degli incassi sono stati fatti soprattutto nel paese natale). Invece la saga di Ne Zha è un fenomeno da non sottovalutare, in particolare se si è appassionati di animazione.