IO SONO ROSA RICCI

Locandina Un film di Lyda Patitucci. Con Maria Esposito, Andrea Arcangeli, Raiz, Gennaro Di Colandrea, Jorge Perugorría, Gerardo De Pablos, Juan Daniel Straube, Simon Rizzoni, Ernesto Montero. Genere Drammatico - Italia, 2025. Durata 90 minuti circa.Un film d'azione sulla perdita di innocenza di una ragazza, in cui convince la performance attorialeIl film racconta la vita di Rosa Ricci prima della sua condanna, esplorando i suoi trascorsi e le ragioni che l'hanno portata a finire in carcere.di Claudia Catalli


Trama

Di ritorno da una visita in carcere al fratello Ciro, Rosa Ricci e suo padre Don Salvatore si allontanano dall'Ipm di Napoli.
Per distrarla, il padre decide di portarla alla festa del narcotrafficante sudamericano Augusthín, per farle conoscere sua figlia Angelica. È solo una trappola, Rosa verrà rapita e portata in una località remota e isolata da tutto. In attesa che arrivi il riscatto di venti milioni di euro la rampolla dei Ricci dovrà salvarsi da sola, mentre è controllata a vista dai suoi carcerieri.

Un film sulla perdita dell'innocenza di una ragazza a cui ne capitano di tutti i colori. È Io sono Rosa Ricci, opera seconda di Lyda Patitucci che aveva già dimostrato di saper girare e firmare un film di genere con Come pecore in mezzo ai lupi. Per questo prequel/spin-off di Mare Fuori (che come operazione ricorda da vicino quella di L'immortale, spin-off di Gomorra su Ciro Di Marzio) sceglie di mescolare azione, thriller, kidnap, gangster e revenge movie, senza tralasciare un tocco di melò nelle relazioni. Su tutte, quella tra Rosa e suo padre, nuovamente interpretati come nella serie da Maria Esposito e Raiz. La chimica tra loro è ormai nota, risultano sempre convincenti e credibili anche nelle scene che hanno dell'incredibile.
L'obiettivo narrativo evidente è raccontare come un'adolescente cresciuta in un contesto criminale tra ricatti, minacce e violenze continue, diventi poi il personaggio aggressivo e rabbioso che tutti conoscono. Anziché un viaggio intimista nella sua interiorità, si sceglie di portare sullo schermo un percorso di formazione secondo la lente dell'azione: sono le azioni, subite o portate avanti in prima persona, a rendere Rosa la ragazza che è. Coraggiosa, determinata, testarda, imprevedibile, sempre pronta a reagire, e con una sua tenerezza di fondo. Maria Esposito ormai ha fatto evidentemente suo il personaggio e qui si dona più generosamente che può alla causa. Andrea Arcangeli interpreta bene il suo carceriere buono, è convincente in un personaggio che sulla carta avrebbe potuto dare/fare di più. Patitucci dal canto suo ha il merito di regalare al grande pubblico un'eroina d'azione come non se ne vedono spesso in Italia, sulla scia delle varie Ella Purnell di Fallout o Shailene Woodley di Divergent, modelli chiaramente irraggiungibili di cui Rosa Ricci, con tutta la sua impetuosa tostaggine rappresenta un primo passo. Scritto probabilmente a tavolino per tutti i fan della serie, il film risulta godibile anche per chi avesse voglia di un teen movie di azione che esce fuori dalle mura del Carcere di Mare Fuori ed è incentrato una volta tanto su un personaggio femminile. Deluderà tuttavia quanti si aspettano una storia più introspettiva e multisfaccettata, in cui magari approfondire anche l'infanzia di Rosa, il rapporto con i fratelli e con la madre. La sceneggiatura risulta fin troppo lineare e non così sorprendente, limitandosi di fatto a mettere a fuoco un solo episodio, il rapimento di Rosa e il modo in cui quest'ultima reagisce, forse per lasciare spazio e modo a un seguito anche cinematografico: procedendo un episodio per volta a ritroso nella vita della protagonista ci sarebbe materiale narrativo in abbondanza per tanti altri film, volendo cavalcare il successo televisivo del personaggio. Personaggio che, vale la pena ribadirlo, è di per sé sin dalla sua comparsa nella serie così interessante da meritarsi un approfondimento cinematografico, auspicabilmente più narrativamente complesso di così.