CUT - ZOMBI CONTRO ZOMBI

Locandina Un film di Michel Hazanavicius. Con Romain Duris, Bérénice Bejo, Grégory Gadebois, Finnegan Oldfield, Matilda Anna Ingrid Lutz, Sébastien Chassagne, Luàna Bajrami, Jean-Pascal Zadi, Lyes Salem, Raphael Quenard, Raïka Hazanavicius, Marie Petiot. Genere Commedia - Francia, 2022. Durata 110 minuti circa.


Trama

Un vecchio edificio abbandonato diventa il set di un film di zombie. La troupe è ridotta, ma al suo interno c'è di tutto: dal regista Remi, sempre vicino a perdere il controllo, ai due attori principali, l'intenso e serioso Raphaël e la star dei social Ava. Le scene non funzionano, gli imprevisti abbondano e anche dietro la macchina da presa i tecnici fanno del loro meglio con alterne fortune. Tra le tensioni personali e quelle professionali, il cinema viene comunque prima di tutto anche se la realtà e la finzione iniziano a confondersi.

Il film è francese ma i nomi dei personaggi sono tutti giapponesi, la macchina da presa ogni tanto sembra distrarsi, e la recitazione di certe battute si prolunga in modo curioso. Qual è il motivo?

Sono i misteri del cinema, forma d'arte ultra-preparata che vive però anche del momento e delle circostanze imponderabili. Il risultato finale, quello consegnato ai posteri, deve fare i conti con questa doppia natura e Michel Hazanavicius da anni la indaga, affascinato dai paradossi metatestuali e dagli "ingredienti segreti" che producono la magia del grande schermo.

Per il regista premio Oscar, autore di The Artist e dei primi due episodi della saga dell'agente speciale 117, mimare e ri-contestualizzare i codici dei generi cinematografici è diventata una missione, che con Cut - Zombi contro zombi raggiunge forse nuove vette tanto di sfacciataggine quanto di ri-appropriazione. Si tratta infatti di un remake di un piccolo film giapponese ormai di culto (One Cut of the Dead) a sua volta ispirato a uno spettacolo teatrale, quindi di originale c'è molto poco. Non l'idea principale, che ha bisogno della piena fiducia dello spettatore per dare giusta ricompensa a una prima parte disorientante e caotica. Né tantomeno il complesso puzzle logistico e di scrittura che deve lavorare a ritroso per sbrogliare la matassa.

Nulla di nuovo, diranno i detrattori di Hazanavicius che gli contestano quel modo di lucidare l'argenteria altrui e spacciarla per sua. Al tempo stesso, però, chi meglio di lui per adattare una trovata così, celebrazione ultima dell'artificio e dell'arrangiarsi prendendo dove si può?

Cut - Zombi conto zombi, che comunque si assume un rischio mantenendo intatta l'inconsueta struttura del racconto per una platea molto più ampia, ci aggiunge una dimensione di equivoco culturale tra Francia e Giappone (non distante dallo humor preferito di Hubert Bonisseur de la Bath) e la solita vivacità formale del regista, che in Romain Duris trova un perfetto alter ego e che gioca naturalmente anche sulla presenza della moglie Berenice Bejo.


"Rapido, poco caro e dignitoso" è la filosofia del cinema di Remi, regista-protagonista che si situa a metà tra la creatività improvvisata dell'autore originale Shin'ichiro Ueda e quella inevitabilmente più curata e meno spontanea di Hazanavicius. Non c'è dubbio che la comicità e l'astuzia di questo doppio sguardo, davanti e dietro la macchina da presa, funzioni centrando in pieno tanto l'aspetto cameratesco delle relazioni sul set quanto la celebrazione del cinema come sforzo collettivo, come ingranaggio in cui ogni parte è fondamentale. E in cui, come i nani sulle spalle dei giganti, si arriva più in alto grazie a chi è venuto prima di noi.