TUTTI A BORDO

Locandina Un film di Luca Miniero. Con Stefano Fresi, Giovanni Storti, Carlo Buccirosso, Giulia Michelini, Gigio Alberti, Helena Antonio, Samuel Leclerc, Gaia Messerklinger, Paolo Giangrasso, Giorgia Cardaci, Davide Bechini, Alessandro Intini, Andrea Vasone, Fiorella Zullo, Yohann Chopin. Genere Commedia - Italia, 2022. Durata 90 minuti circa.Un viaggio on the road attraverso l'ItaliaNell'estate che segue gli interminabili mesi del lockdown e della DAD, otto ragazzini tra i 5 e 12 anni si preparano a partire da Torino verso la Sicilia per frequentare un Summer Camp.di Paola Casella


Trama

Bruno è un padre frustrato da due anni di Covid e di distanziamenti forzati, che decide di accompagnare verso un campo scuola siciliano suo figlio Juri e altri sette bambini. Ma alla stazione di Torino da cui il gruppetto dovrebbe partire Bruno litiga con suo padre Claudio, convocato lì da Juri che non vorrebbe affatto partire. Mentre i due adulti litigano il treno parte con a bordo i bambini senza sorveglianza. Inoltre Milo, un ragazzo più grande degli altri, arriva in ritardo e finisce per salire insieme a Bruno e Claudio su un treno per... Parigi. Da quel momento in poi nonno e papà, accompagnati da Milo detto "il peso morto", cercheranno di raggiungere il Frecciarossa per Palermo, facendo un grande giro per l'Italia fra Genova, Bologna e Roma. Dal canto loro i bambini, lasciati incustoditi, proveranno il brivido dell'indipendenza, ma un severissimo capotreno, Mario, si accorgerà della loro presenza e darà loro parecchio filo da torcere.
Tutti a bordo è il remake italiano del francese Attention au Départ! diretto da Benjamin Euvrard, e rientra nel sempre più nutrito filone di adattamenti nostrani di commedie d'oltralpe: un'operazione spesso discutibile, sia perché i film di partenza non sono necessariamente capolavori, sia perché adeguare l'umorismo di un altro Paese al nostro non sempre funziona. In questo caso però sembra che il regista Luca Miniero si sia ispirato più alle commedie americane anni '80-'90 che al cinema francese, soprattutto Un biglietto in due e la saga di Mamma, ho perso l'aereo - con la differenza che qui il mezzo di trasporto è il treno e a perderlo è il genitore (ir)responsabile.
Da un lato lo stile registico di Miniero, forte di una grande esperienza pubblicitaria prima ancora che cinematografica, si adatta bene a quel tipo di cinema, optando per primissimi piani, angolazioni da fumetto e proporzioni esagerate o distorte. Dall'altro la trama (la sceneggiatura è di Miniero con Michele Abatantuono e Lara Prando) fa davvero acqua da tutte le parti e diventa difficile seguire una trama che non è né surreale né demenziale, ma semplicemente implausibile. Un dato per tutti: che ci fa un adolescente come Milo in una gita scolastica per bambini? E qual è il senso della sua presenza, visto che la narrazione sembra non occuparsi minimamente di lui? Inoltre, rispetto alla saga di Mamma, ho perso l'aereo (ma anche di altre commedie americane per ragazzi, ad esempio Matilda 6 mitica) il film non sceglie come protagonisti i bambini, ma cerca di dare uguale se non maggiore spazio alla vicenda parallela degli adulti.
Forse il pubblico infantile apprezzerà questa storia strampalata, ma le situazioni e le battute divertenti sono davvero infrequenti, e mancano di quel mordente che piace anche ai giovanissimi (anzi, soprattutto a loro): da Mamma, ho perso l'aereo è passato un trentennio, nel frattempo i ragazzini hanno seguito serie molto più complesse e "adulte" come Stranger Things o My Hero Academia.