CRIMES OF THE FUTURE

Locandina Un film di David Cronenberg. Con Viggo Mortensen, Léa Seydoux, Kristen Stewart, Scott Speedman, Welket Bungué, Don McKellar, Tanaya Beatty, Nadia Litz, Lihi Kornowski, Denise Capezza, Yorgos Karamihos. Genere Fantascienza - USA, 2022. Durata 147 minuti circa.Film omonimo dello stesso regista del 1970Un viaggio sci-fi in un mondo futuristico dove l'uomo deve adattarsi ad un nuovo sistema.di Emanuele Sacchi


Trama

L'artista Saul Tenser e la sua assistente Caprice eseguono performance di asportazione di nuovi organi di natura tumorale dal corpo dello stesso Tenser. Quando i due decidono di registrare il brevetto dei nuovi organi generati nel corpo dell'artista, il loro percorso incrocia quello di una setta dedita a mangiare plastica, già nel mirino delle forze dell'ordine dell'unità Nuovo Vizio.

Fondendo l'estetica dei suoi primi film e gli elementi psicanalitici dei suoi ultimi lavori, David Cronenberg realizza un film di fantascienza inconsueto, spiazzante, in cui l'estetica vintage si pone in secondo piano rispetto a un contenuto radicale.

Le protesi e i dispositivi tecnologici sembrano realizzati secondo una antica idea del futuro che caratterizzava gli anni Ottanta - le visioni aliene di H.R. Giger, ancor più che i primi film di Cronenberg - mentre la storia raccontata completa e canonizza il lavoro di eXistenZ e Crash, tra autocitazione e aggiornamento di una poetica alla contemporaneità.

Crimes of the Future invita a smarrirsi in un futuro remoto che è al contempo una verosimile prosecuzione del nostro presente. Un mondo grigio e quasi inabitabile, in cui la sovrastimolazione del corpo, sollecitato ed eccitato anche durante il sonno o durante il pasto, ha portato a un'esasperazione e nel contempo a un annullamento del piacere e del dolore. In questo panorama piatto e orizzontale il film stesso sceglie di non evolvere e di procedere in accordo con le musiche di Howard Shore, come un bordone mononota che dilata emozioni statiche.

L'intrigo noir, che vede Tenser alle prese con un'indagine su un omicidio e su una setta di plasticofagi, è il pretesto per esplorare una nuova dimensione della sensualità, che ha esteso la profanazione del corpo dall'esteriorità all'interiorità, rimpiazzando il sesso con la chirurgia. La fame di celebrità e l'adorazione per gli artisti è legata al senso che questi riescono ad attribuire ad attività che in realtà tutti sembrano praticare: Cronenberg insiste proprio su questo contrasto, in una possibile allegoria del rapporto tra arte e consumo di massa, incarnate dalle performance concettuali di Tenser da un lato e dai mangiatori di plastica dall'altro.

Una società che ha spinto all'eccesso l'esibizionismo approda così alla manifestazione dell'unica parte del corpo rimasta nascosta e proibita, gli organi interni del corpo umano. La mutazione in corso, che porta alla nascita di nuovi organi e di conseguenza a un riassetto anatomico dell'uomo in quanto specie, è al centro di un inestricabile dilemma etico e filosofico: avversare un cambiamento indotto da un governo occulto o accettare il passaggio evolutivo verso una forma ibrida destinato a sostituire l'homo sapiens? Cronenberg sembra suggerirci, provocatoriamente, che è giunto il momento di lasciarsi andare e assecondare il flusso. È impossibile fermare il progresso tecnologico, quand'anche questo comportasse la fine della nostra specie e la nascita di una nuova e non necessariamente migliore.