MISTERO A SAINT TROPEZ

Locandina Un film di Nicolas Benamou. Con Christian Clavier, Benoît Poelvoorde, Thierry Lhermitte, Jérôme Commandeur, Rossy De Palma, Virginie Hocq, Vincent Desagnat, Gérard Depardieu, Philypa Phoenix, Nicolas Briançon, Elisa Bachir Bey, Laurent D'Elia, Julien Jakout. Genere Commedia - Francia, 2021. Durata 89 minuti circa.Divertente commedia franceseUna commedia esilarante con un goffo detective combinaguai in una villa lussuosissima.di Simone Emiliani


Trama

Saint-Tropez, agosto 1970. Come ogni anno, il miliardario Croissant e sua moglie Eliane invitano il meglio dello show-business nella loro sontuosa villa. Tra gli ospiti ci sono, tra gli altri, Carmen definita come "una specie di Jeanne Moreau spagnola", un produttore cinematografico, una giovane attrice promettente che aspetta la chiamata di Alain Delon, un famoso cantante, uno scultore e un regista greco. Il sabotaggio dell'auto della coppia però rovina il clima di festa. Così Claude, pensando di essere vittima di un attentato, contatta il suo amico Jacques Chirac, segretario di stato al Ministero delle Finanze, per indagare sul caso. I migliori poliziotti di Parigi però non sono disponibili e l'unico ispettore libero è Botta, a cui manca qualche settimana per andare in pensione. Arrogante e incompetente, cercherà di risolvere il caso con i suoi metodi fuori dal comune.
Incrocia la commedia e il polar, tra Claude Zidi-Philippe Noiret di Il Commissadro, il tenente Colombo apertamente citato soprattutto nella scena in cui Botta riunisce tutti gli ospiti della villa dicendogli che tra loro c'è il colpevole e soprattutto Blake Edwards. I titoli di testa e la figura dell'ispettore goffo e imbranato, sono un diretto riferimento a Clouseau nella saga della Pantera Rosa. Le gags a ripetizione sui continui disastri nella villa e durante la festa richiamano invece la magnifica distruzione del set di Hollywood Party. Christian Clavier, ripropone il suo repertorio comico con consumato mestiere. L'attore è anche tra gli sceneggiatori insieme a Jean-Marie Poiré, il regista della trilogia di I visitatori che vedeva proprio Clavier come protagonista, nei panni dello scudiero di Goffredo di Montalcino, accanto a Jean Reno. Il primo film di quella saga, tra l'altro, aveva avuto un incredibile successo al botteghino.
Con Mistero a Saint-Tropez la commedia poliziesca francese cerca così di modernizzarsi con un look stile La belle époque nei colori della Francia dell'estate del 1970 e ripropone l'incrocio tra demenzialità e scorrettezza. Il film indovina qualche trovata come quella di Botta che, dopo essersi fumato casualmente dell'hashish nella sua pipa, danza come una marionetta impazzita non facendo prendere i cocktail agli invitati. Ma è il metodo che è ripetitivo, al di là delle situazioni: il branzino caduto a terra, la torta rovinata, vassoi rovesciati, il furgoncino della Gendarmerie che non si muove più dalla strada. Solo le espressioni impassibili e allucinate di Benoît Poelvoorde e gli scatti rabbiosi di Gérard Depardieu riescono a volte a movimentare provvisoriamente un film che non è sicuramente noioso ma che non riesce ad essere dinamico come dovrebbe. Qualche gag funziona, altre invece vanno a vuoto. Non serve accumulare situazioni comiche per dare ritmo. A Mistero a Saint-Tropez ne sarebbero bastate la metà e potevano essere sviluppate in modo più articolato e meno sbrigativo. Il quadro d'epoca resta poi solo una pallida cornice.
Ci sono anche le ombre di Diabolik nella figura dell'uomo che si aggira con la tuta di gomma per sabotare la festa e forse ai suoi movimenti nell'ombra si doveva dare più spazio. L'accoppiata Clavier-Poiré, proprio a livello di scrittura, sembra così togliere ogni spazio d'azione alla regia di Nicolas Benamou. Il suo Babysitting è stato nel 2014 una ventata d'aria fresca per la commedia francese. Con Mistero a Saint-Tropez è tornata invece indietro nel tempo.