LA MIA OMBRA È TUA

Locandina Un film di Eugenio Cappuccio. Con Marco Giallini, Giuseppe Maggio, Anna Manuelli, Sidy Diop, Claudio Bigagli, Leopoldo Mastelloni, Isabella Ferrari, Massimo Molea. Genere Drammatico - Italia, 2022. Durata 107 minuti circa.Dall'omonimo romanzo di Edoardo NesiLa storia di un viaggio nell'Italia del 2019, epico e comico, intrapreso su una Jeep del 1979 senza né tetto né sportelli né parabrezza.di Paola Casella


Trama

Emiliano De Vito ha 25 anni, è orfano di padre e ha sempre vissuto "in un bozzolo": laureato summa cum laude in Lettere Antiche ha scoperto che il suo pezzo di carta non ha valore in un mondo dove la sua generazione "deve solo correre". Ma arriva l'occasione giusta: fare da assistente a Vittorio Vezzosi, un autore che ha scritto un solo romanzo, "I lupi dentro", che molti anni prima è stato un caso editoriale. Un'influencer, Carlita Cosmay, si è innamorata di quel romanzo e chiede a gran voce un sequel, e i suoi sette milioni di follower formano un'onda inarginabile. Peccato che Vezzosi odi i social e non veda di buon occhio nemmeno l'idea di scrivere il seguito del suo primo e unico successo letterario. A Emiliano toccherà spronarlo (e anche spiarlo, nelle intenzioni dell'editore) perché porti il compito a termine.
La mia ombra è tua, titolo tratto da una frase di "Sotto il vulcano" di Malcom Lowry, si basa sul romanzo omonimo di Edoardo Nesi, che qui cofirma soggetto e sceneggiatura con Laura Paolucci ed Eugenio Cappuccio, regista del film.
L'idea è mettere a confronto due generazioni una delle quali, quella dei tardo cinquantenni, ha cannibalizzato l'altra: per Emiliano infatti Vittorio è il simbolo di tutti quelli che si sono mangiati il suo futuro. Ma non sarà facile etichettare lo scrittore né metterlo in un angolo, e il rapporto con il giovane assistente gioverà a entrambi.
La parte del film che prende la forma di un road movie fa pensare a Il sorpasso (tantopiù che il cinquantenne alla guida si chiama Vittorio) anche se Cappuccio fa esplicitamente riferimento è La dolce vita, ma purtroppo siamo molto lontani da entrambi, perché La mia ombra è tua è più irrisolto dei suoi protagonisti: la storia appare meccanica e improbabile, e la caratterizzazione dei personaggi è ondivaga e talvolta anche contraddittoria, tranne che nel caso di Vittorio, che rimane costantemente... Marco Giallini. Alcune figure minori, soprattutto femminili, appaiono e scompaiono senza che sia mai attribuita loro una personalità definita, e certi "dettagli" sono davvero difficili da accettare, come la castità del 25enne Emiliano o la sua devozione verso la sfuggente e opportunista Allegra.
Anche il racconto stesso non riesce ad azzeccare il ritmo giusto, e la musica che lo accompagna, un mix di Billy Idol e Rossini, gli ZZ Top e Dvorák, non sembra trovare un'identità aderente alla storia o ai personaggi. Le digressioni narrative (l'incontro con la polizia, il mancamento improvviso di Vittorio) appaiono altrettanto random e mai integrate organicamente nella storia.

Malgrado le buone intenzioni e il supporto del romanzo che ha alle spalle il film di Cappuccio appare come una torta non riuscita, e i suoi interpreti, soprattutto Giuseppe Maggio nei panni di Emiliano, sembrano costantemente a disagio con il loro personaggio. L'unico davvero efficace è il monumentale Sidy Diop nei panni di Mamadou, ruolo che avrebbe meritato una storia personale assai più convincente e strutturata.