LIGHTYEAR - LA VERA STORIA DI BUZZ

Locandina Un film di Angus MacLane. Con Alberto Boubakar Malanchino, Ludovico Tersigni, Chris Evans, Taika Waititi, Keke Palmer, James Brolin, Efren Ramirez, Uzo Aduba, Isiah Whitlock jr., Peter Sohn, Dale Soules, Mary McDonald-Lewis. Genere Animazione - USA, 2022. Durata 100 minuti circa.Le origini di BuzzLa storia che racconta le origini dell'eroe che ha ispirato il giocattolo di Toy Storydi a cura della redazione


Trama

Chi è veramente Buzz Lightyear? D'accordo, era un giocattolo nella saga di Toy Story, ma ha una storia sua? A colmare questa lacuna (o meglio, a creare un megaspinoff) ha pensato la Disney-Pixar con Lightyear - La vera storia di Buzz, che vede al centro il simpatico astronauta dalla mascella volitiva e il cuore di panna. No, nessuno degli altri personaggi di Toy Story compare all'orizzonte in versione Easter egg (d'altronde come potrebbe?): la storia è quella di Buzz membro del team degli Space Rangers e intento a fuggire insieme al suo capo Alicia Hawthorne al mondo infestato da creature rapaci in cui sono bloccati. Per riuscirci Buzz dovrà circumnavigare un pianeta a bordo della sua navicella spaziale a velocità supersonica. Peccato che ogni volta che ci prova per lui trascorrono 4 minuti ma per il resto del suo pianeta 4 anni, e che ad ogni suo fallimento il divario fra la sua età anagrafica e quella di Alisha aumenti. Ad aiutarlo sarà un inaspettato comprimario: un gattino hi-tech.

Lightyear si cimenta con molti temi di rilevanza drammaturgica: il rapporto fra il tempo e lo spazio, lo Spazio come entità misteriosa, la condanna dell'eroe solitario a fare tutto da solo versus la necessità di formare una squadra, la voglia di superare i limiti della tecnologia ritrovando un'umanità artigianale, e così via.

Il film rimanda a molto cinema precedente e persino coevo, da Top Gun - Maverick a Spider-Man - Un nuovo universo, ma anche Gravity, la serie Manifest, le saghe di Star Wars e Guardiani della galassia, Jurassic World - Il dominio, con cui condivide un personaggio di combattente afroamericana e gay, o Up della stessa Pixar, cui ruba l'intensità concentrata nell'amicizia di Buzz e Alisha e i tratti somatici - leggermente virati al femminile - di uno dei personaggi). Ma Lightyear ha anche l'intelligenza e la creatività di superare molti di questi titoli in inventiva, velocità e cuore.
Il casting segue tutte le direttive dell'inclusività e del politically correct: personaggi black, ispanici, asiatici (il gatto, nel doppiaggio originale), omosessuali e anziani circondano il maschio alfa anglosassone, peraltro sottoposto ad una sua superiore che come primo gesto lo aiuta a rialzarsi da terra. Non manca nemmeno il comic relief multietnico, chiaramente ispirato a quel Taika Waititi che gli presta la voce nell'originale, e chissà se la Z sull'armatura dei robot nemici del nostro eroe è casuale. Per fortuna però gli sceneggiatori non scordano di dare ad ogni carattere una personalità e un ruolo funzionale alla progressione della storia, e anche se è tutto piuttosto matematico il risultato resta coinvolgente.
Sono soprattutto riuscite le scene di azione a rotta di collo, a cominciare da un prologo iniziale al fulmicotone, perché diversamente da tanti blockbuster fracassoni della contemporaneità Lightyear non dimentica mai di intessere l'action con il lato umano della storia, e di sviluppare anche in forma cinetica le relazioni fra i personaggi.

Al cuore della storia c'è una riflessione sulla fallibilità umana e una lezione sulla necessità di accettare i propri errori, e più ancora quelli degli altri, incorporandoli nella propria esperienza di vita e nel proprio percorso di apprendimento. Qui gli sbagli di tutti i personaggi, a cominciare da Buzz, non si contano ma diventano occasioni per rialzarsi, esercitando umiltà e buon senso.
Il vero nemico sono gli apparecchi elettronici che non funzionano quando servono, in primis i navigatori (inter)satellitari, e un simil Goldrake che si rivela una matrioska domestica. Forse i fan della saga di Toy Story faticheranno inizialmente a riconoscere il loro Buzz, anche perché il passaggio da wingman di Woody a eroe della storia sposta di parecchio il suo asse narrativo, ma ne ritroveranno la tenerezza e la lealtà negli affetti, il piglio impavido e la determinazione a portare relazioni e progetti "verso l'infinito e oltre".