THE OTHER SIDE

Locandina Un film di Tord Danielsson, Oskar Mellander. Con Dilan Gwyn, Eddie Eriksson Dominguez, Linus Wahlgren, Henrik Norlén. Genere Horror - Svezia, 2021. Durata 87 minuti circa.Inquietante horror svedeseLa storia di Shirin, una ragazza che si trasferisce in una piccola città per iniziare una nuova vita insieme al suo fidanzato Fredrik e a suo figlio di cinque anni.di Rudy Salvagnini


Trama

Un'allegra famigliola - composta da Fredrik, dalla sua nuova compagna Shirin e da Lukas, figlioletto di Fredrik avuto con la defunta moglie - si trasferisce in una nuova casa, una bifamiliare la cui altra metà adiacente è disabitata e un po' in disarmo. I tre sono entusiasti della casa, ma ben presto la situazione si complica. Fredrik è spesso assente per lavoro e Shirin si accorge che Lukas parla con un amico sconosciuto. Strani rumori e strani comportamenti convincono Shirin che nella casa ci sia qualcosa che non va. Le sue paure sono amplificate quando scopre che il figlioletto dei precedenti proprietari è scomparso in circostanze misteriose. Fredrik non dà molto peso alle paure di Shirin, ma invece dovrebbe.

Non potrebbe esserci inizio più tipico per un horror ("ispirato a eventi reali", come ci avverte una didascalia): un ignaro nucleo familiare entra in una casa che sembra infestata o comunque nascondere un segreto orribile.
Quante volte abbiamo visto un inizio del genere? Anche i successivi sviluppi narrativi non si discostano troppo dalla tradizione con il susseguirsi di strani eventi e con il tentativo della protagonista di squarciare il velo del mistero in un clima che per lei si fa sempre più difficile perché la situazione e l'incredulità del compagno tutto razionalità e poca comprensione le rendono le cose sempre più complicate. Però se la storia procede in modo prevedibile, la messa in scena è pregevole, raffinata e anche elegante, tesa a creare un'atmosfera rarefatta e macabra. Il tratteggio dei personaggi è complessivamente riuscito: se il marito è un po' di maniera (ma comunque credibile nei suoi atteggiamenti), Shirin è presentata in modo approfondito nella sua complessa situazione psicologica di madre putativa, ma molto presente e dedita. Anche la figura del piccolo Lukas ha un adeguato risalto e la giusta sfaccettatura caratteriale. Dove il film riesce meglio, comunque, è nell'accurata gestione della suspense e nel sapiente uso delle attese, dei silenzi e degli improvvisi jump scares, posizionati con saggia parsimonia e notevole efficacia. C'è forse un abuso di situazioni ormai sin troppo familiari - come quando un personaggio perlustra i luoghi con circospezione e dietro di lui sgattaiolano figure veloci e fantasmatiche - ma nel complesso la tensione è ben sostenuta e sicura nei risultati, anche per la saggia scelta di non diluire la storia e di mantenere vivace il ritmo.

La soluzione del mistero non riserva particolari sorprese, ma è ben rappresentata grazie anche ad adeguati effetti speciali che, con più di qualche rimando estetico e sonoro agli horror giapponesi di qualche anno fa (da Ju-On the Grudge a Ring), creano un clima orrorifico efficace e anche un discreto pathos drammatico nel cui ambito la protagonista, interpretata con notevole sensibilità da Dilan Gwyn, trova a confrontarsi con il proprio ruolo e la natura dell'orrore.

Apprezzabile esordio sul grande schermo, dopo un ricco trascorso televisivo, per Tord Danielsson e Oskar Mellander (autori anche della sceneggiatura), che mostrano notevoli capacità nella gestione del racconto.