M3GAN 2.0

Locandina Un film di Gerard Johnstone. Con Allison Williams, Violet McGraw, Brian Jordan Alvarez, Jen Van Epps, Amie Donald, Jenna Davis, Ivanna Sakhno, Mike Edwards (II), Jemaine Clement, Mike Edward, Timm Sharp, Mayen Mehta. Genere Horror - , 2025. Durata 119 minuti circa.Il sequel di M3GANDopo il successo del primo capitolo, tornano i protagonisti di M3GAN.di Simone Emiliani


Trama

Sono passati due anni dai tragici eventi quando si era scatenata la furia omicida della bambola M3gan prima di essere distrutta. Ora la sua tecnologia viene rubata da una potente azienda, l'Unità Innovazione della Difesa, per creare un'altra bambola ancora più letale, Amelia, che entra subito in azione nel corso di un'operazione sul confine turco-iraniano per liberare uno scienziato che è stato rapito ma poi la situazione va completamente fuori controllo. Ben presto diventa un pericolo numero uno perché è sempre meno disposta a seguire gli ordini degli umani. Per fermarla deve tornare in azione Gemma, che nel frattempo è diventata una figura di spicco nella regolamentazione dell'intelligenza artificiale. La donna, che ha un rapporto conflittuale con sua nipote Cady che è intanto cresciuta e tende a disobbedirle spesso, riporta così in vita M3gan, con delle modifiche per renderla più veloce. Viene poi sottoposta a un ferreo addestramento per cercare così di fronteggiare e sconfiggere Amelia.
Con un budget di 12 milioni di dollari e un incasso di 180 M3gan, uscito nel 2022, è stato un successo inaspettato. Rispetto al primo film, questo sequel privilegia le forme del cyberthriller rispetto all'horror soprattutto per il modo in cui anche gli umani possono muoversi con le sembianze di una macchina.
Questo cambio di rotta già si vede, per esempio, dalla scena del combattimento in cui Gemma affronta da sola gli uomini della sicurezza o l'addestramento di M3gan. Al tempo stesso diventa più esplicita la riflessione sulla dipendenza e i pericoli dell'intelligenza artificiale. Il neozelandese Gerard Johnstone, già regista del primo film, punta decisamente più in alto mostrando nuove prospettive a livello di genere per la Blumhouse, evidente già dall'inizio del film dove accenna anche alle forme di un war-movie. Esplicita così la sua natura più politica che si nasconde dietro il genere e sottolinea come la tecnologia, sfruttata per scopi militari, può sfuggire totalmente al controllo.
M3gan 2.0 è certamente più spettacolare ma anche fin troppo meccanico, svuotato da quella tensione progressiva e incalzante che aveva caratterizzato il primo capitolo. Ma soprattutto è più appesantito e proprio per questo offusca anche alcune intuizioni riuscite come quella dell'immagine di Amelia proiettata su un muro e soprattutto il momento in cui M3gan canta "The Woman's Work" di Kate Bush, forse davvero l'unica vertigine, l'altro squarcio musical che rappresenta una delle poche linee di continuità con il film precedente. Allison Williams, nel ruolo di Gemma, esce dalla sua dimensione più domestica e stavolta la sua interpretazione è più orientata a mostrare i dubbi etici del suo personaggio piuttosto che i conflitti privati. Per questo anche il personaggio della nipote Cady, centrale in M3gan, resta invece spesso ai margini, innanzitutto a livello narrativo. In più il gioco con il genere - e anche i riferimenti al cinema degli anni '80 e '90 - è decisamente meno spontaneo e più calcolato. Ad essere più in ombra è soprattutto la presenza di James Wan. È sempre nei credits tra i produttori assieme a Jason Blum ed Allison Williams, ma stavolta ad essere assenti sono propri i suoi fantasmi. Restano solo quelli cinefili, come nella sfida tra Amelia e M3gan dove riemerge quella finale tra T-1000 e T-800 in Terminator 2 - Il giorno del giudizio. È più un modello che una citazione. In Megan 2.0 ce ne sono troppi e così ha finito per snaturarsi e bruciare gran parte dell'inventiva del primo film. Per questo è stato un'inattesa delusione.