JUJUTSU KAISEN 0 - THE MOVIE

Locandina Un film di Park Seong-ung. Con Chinatsu Akasaki, Aya Endo, Kana Hanazawa, Show Hayami, Yu Hayashi, Satoshi Hino, Marina Inoue, Shizuka Itô, Mitsuo Iwata, Subaru Kimura. Genere Animazione - Giappone, 2021. Durata 105 minuti circa.L'adattamento del manga Jujutsu kaisen - Sorcery Fight 0: L'istituto di arti occulteUno degli anime con gli incassi maggiori di sempre in Giappone e nel mondo.di a cura della redazione


Trama

Un timido sedicenne giapponese, di nome Yuta Okkotsu, è vittima di bullismo ma riceve la protezione di un potentissimo spirito. Gli stregoni intervengono ma inizialmente non hanno successo e valutano di condannarlo a morte. Satoru Gojo, professore alla scuola di Jujutsu di Tokyo, li convince però a sospendere la pena e a lasciare che sia lui ad addestrare il giovane, aiutandolo a spezzare la maledizione. Lo spirito che affianca il ragazzo è infatti un mistero: appartiene a Rika, una bambina che era innamorata di lui ed è morta in un incidente stradale, ma come può essere diventata così potente? Tale potere fa gola anche a Suguru Geto, che vuole impossessarsene per cambiare il mondo e portare gli stregoni al potere...


Il primo capitolo della saga di magia, orrore e battaglie ideata da Gege Akutami arriva ora al cinema in Jujutsu Kaisen 0 - The Movie, realizzato dallo studio MAPPA e dallo stesso regista della serie animata Jujutsu Kaisen.

Lo Zero nel titolo ci dice che questa vicenda precede quella della serie animata, anche se arriva al cinema nello iato tra la prima e la seconda stagione. Definirla un prequel è però scorretto, perché il manga originale è stato la prima fatica di Akutami ed è stato pubblicato con un altro titolo, solo successivamente cambiato in Jujutsu Kaisen 0, quando la sua serie successiva - per l'appunto Jujutsu Kaisen - era diventata un grande successo. Di fatto la storia di Yuta è una sorta di prova generale per la serie che verrà e qui sono introdotti vari personaggi che hanno poi un ruolo in Jujutsu Kaisen, incluso lo stesso Yuta che dovrebbe fare il suo rientro in scena nella prossima seconda stagione. Al di là delle questioni di continuity, la serie originale era breve e diretta al dunque, tanto che consta di un solo volume a fumetti, così questo film riesce a essere autonomo e a concludere l'arco narrativo di Yuta - al prezzo di lasciare nell'ombra per ulteriori sviluppi gli altri personaggi.

Il film si apre come un horror, con spiriti orrendi e bulli che vengono mostruosamente puniti, ferite dove si aprono pustole che diventano occhi e bambini che danno vita a mostri giganteschi. Tutto questo tiene banco per il primo atto della storia, in cui il giovane Yuta è travolto dagli eventi e stenta a uscire dalla propria depressione. Il sense of humour e la saggezza del maestro lo aiutano però a fraternizzare con i nuovi compagni di classe, tra cui un ragazzo che parla elencando ingredienti da cucina, un panda (sul quale non si avranno spiegazioni) e una giovane che non ha capacità magiche anche se frequenta una scuola di magia. Yuta scopre così il valore di nuove amicizie e finirà per battersi contro terribili nemici non per qualche ideale, ma più semplicemente per salvare i suoi compagni di classe. Purtroppo il secondo atto inizia ad ampliare la mitologia intorno alla scuola ed ecco che dall'horror si passa all'abusatissimo territorio degli "shonen", con personaggi classificati per livelli di potere e combattimenti dove i colpi di energia e di spada, sempre più iperbolici, affettano o disintegrano con facilità anche titaniche creature.


Il finale infatti va verso il più tipico degli scontri da "shonen", dove il protagonista si batte con un avversario più esperto ma in virtù del proprio spaventoso potere, e della sua determinazione a fare la cosa giusta, riesce a tenergli testa in un crescendo di sfoggi di abilità sempre più sovrumane. Una formula che ha conquistato il mondo già almeno da trent'anni (in Italia anche cinquanta), ma che ormai è stata così tanto reiterata da lasciare freddi gli spettatori che non siano giovanissimi.
Dal punto di vista tecnico però l'animazione è discreta, molto fluida e dinamica negli scontri. Pur se povera negli sfondi vanta una qualità a metà tra cinema e Tv che ne giustifica la visione in sala. La regia nella parte iniziale lavora di dettagli e di pause, anche se è molto derivativa delle produzioni a cavallo del cambio di millennio, da Neon Genesis Evangelion a Serial Experiments Lain, evocando un confronto dove Jujutsu Kaisen 0 - The Movie non può che risultare perdente. La durata contenuta, la velocità dell'intreccio e la spettacolarità degli scontri, contengono però il senso di déjà vu e mantengono godibile la visione.