UN FIGLIO

Locandina Un film di Mehdi Barsaoui. Con Sami Bouajila, Najla ben Abdallah, Youssef Khemiri, Slah Msadek, Mohamed Ali Ben Jemaa, Noomene Hamda. Genere Drammatico - Tunisia, Francia, Libano, Qatar, 2019. Durata 96 minuti circa.Un potente dramma familiareUn'interpretazione magistrale di Sami Bouajila, vincitore come Migliore Attore nella sezione Orizzonti del festival di Venezia, ai César 2021 e ai Lumiere Awards 2021.di Giancarlo Zappoli


Trama

Estate 2011, Tatouine in Tunisia. Fares, Meriem e il figlio di undici anni Aziz fanno una gita con amici nel sud del Paese. Lungo la strada del ritorno il nucleo familiare si trova coinvolto in una sparatoria tra gruppi islamisti e l'esercito regolare. Aziz viene ferito gravemente al fegato e ricoverato d'urgenza. La diagnosi è infausta a meno che non si proceda in tempi sufficientemente rapidi al trapianto. A questo punto emerge un dato che rivela un segreto fino ad allora celato e la situazione si complica da una molteplicità di punti di vista.

In una società in bilico tra una visione progressista dei rapporti interpersonali e un radicalismo estremista religioso la vita di un bambino viene messa in grave pericolo proprio a causa delle profonde contraddizioni che attraversano il Paese mediorientale in cui vive.
Mehdi M. Barsaoui si è formato al Dams di Bologna ed è stato anche montatore del documentario Era meglio domani che ha al centro una donna in lotta per riavere i suoi figli mentre intorno a lei la Rivoluzione dei gelsomini si fa sempre più presente. Giunto al suo primo lungometraggio di finzione mostra che il tema gli sta ancora a cuore e che, attorno a questo nucleo centrale, è interessato a sviluppare un più ampio contesto. Sin da subito ci ricorda che in quegli stessi giorni il regime di Mu' ammar Gheddafi era messo in discussione da una rivolta che stava progressivamente erodendo il suo potere seminando al contempo morte e distruzione.
Meriem e Fares sono consapevoli di quanto stia accadendo anche in Tunisia, hanno una buona collocazione in ambito sociale, lei è una dirigente e i loro amici fanno tutti parte dell'area progressista. Barsaoui ci mostra però come uno sconvolgimento come il pericolo di morte di un figlio possa mandare all'aria ogni certezza ed ogni convincimento. Ancora una volta in un film è bene non sapere preventivamente quale sia l'elemento che si aggiunge al ferimento del bambino perché questa informazione deve giungere allo spettatore così come a chi si trova a doversi confrontare con essa sullo schermo. Da qui si dirameranno una serie di riflessioni che vanno oltre il caso specifico (a cui danno corpo ed intensa partecipazione Sami Bouajila nel ruolo di Fares e Najla Ben Abdallah in quello di Meriem) per affrontare le contraddizioni di una società in cui la donna è solo apparentemente più libera.

Non ci sono chador né burka da indossare in Tunisia ma quando si giunge al punto di discrimine chi paga di più è lei. Ogni idea liberale e progressista cade di colpo ed emerge un maschilismo che la legge incoraggia e sostiene sulla base di disposizioni che sopravvivono ai cambiamenti che la società sta attraversando. A questo si aggiunge la sconvolgente pratica del traffico di organi. Un argomento a cui tutti noi e i media in primis preferiscono non pensare forse perché troppo dilaniante quando si pensa che i 'donatori' possano essere non solo persone in difficoltà economiche (e sarebbe già grave) ma addirittura bambini. Barsaoui ce lo ricorda invitandoci a non voltare la testa mentre al contempo fa riflettere noi e soprattutto i suoi compatrioti sul fatto che la donazione di organi debba essere sottoposta ad un controllo legale che sappia però superare le maglie di una burocrazia che alimenta se stessa rischiando di mettere a repentaglio la vita altrui quando questa potrebbe invece essere salvata. Nei corridoi di un ospedale la camera segue lo sviluppo di un dramma familiare senza però chiudersi (e in questo sta l'originalità della sceneggiatura scritta dallo stesso Barsaoui) in esso ma tenendo sempre presente il contesto sociale in cui si inserisce.