LA CENA PERFETTA

Locandina Un film di Davide Minnella. Con Greta Scarano, Salvatore Esposito, Antonella Attili, Gianluca Colucci, Alberto Basaluzzo, Gianfranco Gallo, Cristiano Simone Iannone, Antonio Grosso. Genere Commedia - Italia, 2022. Durata minuti circa.L'esordio di Davide Minnella nel lungometraggioL'amore per la cucina fa incontrare un camorrista e una chef.di Paola Casella


Trama

Carmine Giordano è cresciuto a Napoli all'ombra del boss della camorra Pasquale Rizzuto detto "Scimitarra". Il padre di Carmine ha salvato la vita a Scimitarra, e questo è valsa al figlio una protezione costante anche se Carmine è "troppo buono e non ce la può fare" a condurre una vita nel crimine. Dunque il boss lo spedisce a Roma e gli affida la gestione di un ristorante che servirà a riciclare il denaro sporco della camorra. Il ristorante serve solo cibo scongelato e non si cura di fare bene il suo lavoro. Ma Carmine incontra Consuelo, una giovane chef di origine argentina che punta ad ottenere una stella Michelin, e le consegna lo scettro della cucina del ristorante. Lei è bravissima, ma per rientrare nelle spese di un ristorante di lusso ci vogliono tempo e molto, molto denaro: dunque sarà assai difficile per Carmine smarcarsi dalla continua sudditanza con Scimitarra.
Davide Minnella dirige un soggetto di Stefano Sardo, da quest'ultimo anche sceneggiato insieme a Giordana Mari e Gianluca Bernardini, con la collaborazione di Salvatore Esposito che interpreta il ruolo di Carmine.
Ed è proprio Esposito la marcia in più di una storia parecchio improbabile che ha più la dimensione della fiaba che della storia di vita (credibile). Con la sua presenza tranquilla e la sua recitazione minimalista Esposito compensa le implausibilità della storia, evidenti a chi ha recitato per anni in una serie come Gomorra nella quale le dinamiche del crimine organizzato campàno, nonché la sua spietatezza ineludibile, venivano rappresentate con estrema franchezza.
Accanto a lui Greta Scarano accentua troppo la dimensione scorbutica di Consuelo, rendendo difficile provare per lei empatia (più ancora che simpatia). Esposito invece riesce a sedurci con la sua incrollabile fiducia e il suo quieto coraggio, e la sua interazione con i comprimari - da Gianfranco Gallo nei panni di Scimitarra a Gianluca Fru in quelli dell'improbabile assistente di cucina Rosario fino ad Antonella Attili in un ruolo che non possiamo anticipare - è sempre un duetto di abilità interpretativa. Se la recitazione è la capacità di mettersi in relazione con gli altri, dai colleghi al pubblico, Esposito si conferma attore nato.
Anche la regia di Minnella merita attenzione, perché pur mantenendo il registro del cinema medio commerciale non scende al compromesso televisivo e dimostra la stessa cura e attenzione ai dettagli del cibo che viene mostrato in scena (la food consultant è la chef Cristina Bowerman, che si ritaglia un cammeo in una delle csene più riuscite, quella della cena fra colleghi dell'alta ristorazione capitolina).