MORBIUS

Locandina Un film di Daniel Espinosa. Con Jared Leto, Matt Smith, Adria Arjona, Jared Harris, Tyrese Gibson, Michael Keaton, Keith Lomas, Colin Blyth, Tuncay Gunes, Chris Ryman, Jorge Leon Martinez, Nick Owenford, Pierre Bergman, Philip Gascoyne, Adam Collins, Stuart Whelan, Bharat Mistri, Jag Patel, Kishore Bhatt, Deborah Rock, Jill Buchanan, Ross Forder, Davina Sitaram, Archie Renaux, Al Madrigal, Ria Fend, Kalle Hennie, Adam El Hagar, Sam Wilkinson, Bentley Kalu, Sam Sahota, Chris Dodd, Corey Johnson, Tina Louise Owens, Charlie Shotwell, Ruth Horrocks, Clara Rosager, Kadrolsha Ona Carole, Amanda Perez, Dave Simon, Abraham Popoola, Barry Aird. Genere Azione - USA, 2022. Durata 108 minuti circa.


Trama

Michael Morbius è un ragazzo di origine greca che soffre di una rara e incurabile malattia del sangue. A curarlo è Nicholas, una figura paterna che nel proprio ospedale trova posto anche per altri nella sua stessa condizione come Milo. I due superano l'infanzia e, 25 anni dopo, continuano a collaborare. Trasferitisi a New York, Milo è un ricco giocatore d'azzardo che sovvenziona le ricerche di Michael, diventato un dottore a cui viene offerto persino il premio Nobel, che lui rifiuta perché non ha ancora trovato una cura. Ha però un progetto: usare il DNA dei pipistrelli vampiri...

Secondo personaggio del Sony Spider-Verse, "il vampiro vivente" vorrebbe seguire le orme di Venom, ma se pur il film è altrettanto semplice e breve, manca completamente di ironia e risulta ancora più indigesto.

Già i due Venom non sono esattamente capolavori, però non gli si può negare di aver saputo conquistare un ampio pubblico, sia per la popolarità del personaggio sia per l'interpretazione sopra le righe di Tom Hardy. Morbius ha invece una sfida ben più difficile da affrontare, perché pur se realizzato con gli stessi limitati mezzi in termini di ambizione e computer graphic non di prima scelta, cerca di farsi prendere sul serio.

Appare difficile che trovi altrettanto pubblico, ma d'altra parte il successo abnorme dell'ultimo Spider-Man - No Way Home dovrebbe fargli da traino, anche grazie alla furbizia di mettere già nel trailer di Morbius il ritorno dell'Avvoltoio interpretato da Michael Keaton - che a conti fatti si vede però solo per pochi secondi e a film sostanzialmente già finito. L'operazione per altro solleva perplessità su cosa sia effettivamente lo Spider-Verse della Sony e soprattutto su chi sia lo Spider-Man che lo abita, ma sono questioni a cui risponderanno altri film e che sarebbe troppo spoiler sviscerare qui.

Purtroppo preso di per sé Morbius è un film che nasce vecchissimo, sembra un supereroe dark di serie B di decenni fa, con una trama ridotta all'osso che per altro poco ha a che vedere con il fumetto. Il Morbius ideato da Roy Thomas e Gil Kane nel 1971 (prima di Blade per inciso e per restare ai supervampiri Marvel) aveva poteri leggermente diversi e soprattutto non ha mai avuto una sorta di fratello.

Il film invece non resiste alla più abusata delle formule: mettere il superprotagonista contro una versione specchiata e distorta di se stesso, qui nel modo più plateale possibile. I due hanno infatti pure gli stessi poteri, ma uno manca della volontà di non fare del male. La morale del giuramento di Ippocrate si contrappone così a una assoluta immoralità, che trova piacere nel dissanguamento del prossimo.

Antagonista e antieroe sono entrambi vittime di una malattia, ma in tempi di antiabilismo questa risulta una giustificazione molto debole e anche un po' di cattivo gusto. Se però loro hanno una motivazione, ancora meno si spiega il personaggio di Martine Bancroft, che nel fumetto era la compagna di Micheal Morbius ma qui è semplicemente la scienziata che lavora con lui. Donna forte che però finisce in quella che è difficile non definire una relazione abusiva, visti gli sviluppi che prende.

C'è poi la figura paterna di Nicholas, interpretata da un Jared Harris completamente buttato via con un ruolo indegno di un attore del suo livello. Un livello a cui gli altri, da Jared Leto a Matt Smith e Adria Arjona, non si avvicinano nemmeno e sembrano piuttosto essere al centro del film in virtù della propria bellezza.

Ci sono poi i due agenti FBI interpretati da Tyrese Gibson e Al Madrigal, il primo in versione serissima agli antipodi del suo ruolo nella saga di Fast & Furious e il secondo a compensare facendo da spalla comica (è del resto uno stand-up comedian). Gibson sembra abbia firmato per ben tre film con la Sony, ma se l'intento era di spingerlo come attore adatto a personaggi tosti l'operazione non è certo riuscita.

Quello che ne esce peggio è però il regista Daniel Espinosa, che fin qui si era guadagnato un certo credito ora malamente sperperato in un progetto dalla regia davvero anonima. Speriamo non succeda lo stesso con il prossimo film dello Spider-Verse Sony, Kraven the Hunter, firmato dall'ottimo J.C. Chandor.