NOTRE-DAME IN FIAMME

Locandina Un film di Jean-Jacques Annaud. Con Samuel Labarthe, Jérémie Laheurte, Daniel Horn, Elodie Navarre, Maximilien Seweryn, Jesuthasan Antonythasan, Chloé Jouannet, Loic Djani, Sébastien Lalanne, Pierre Lottin. Genere Drammatico - Francia, 2022. Durata 90 minuti circa.Notre-Dame bruciaIl film che racconta il drammatico incendio avvenuto ad aprile 2019 alla cattedrale di Notre-Dame di Parigi.di Alice Catucci


Trama

Nel tardo pomeriggio del 15 aprile 2019 un incendio divampa nella cattedrale parigina di Notre-Dame. Vengono subito fatti evacuare i civili intenti ad ascoltare la messa, e anche i visitatori giunti da tutto il mondo per ammirare la bellezza dell'imponente cattedrale francese. In Notre Dame in fiamme Jean-Jacques Annaud ricostruisce i terribili attimi di quel giorno: si sofferma su chi da fuori osserva inerme l'incendio divampare, testimoniando con riprese dal cellulare e intonando canti e preghiere, ma soprattutto segue le eroiche gesta dei pompieri che hanno rischiato la vita per salvare uno dei simboli più importanti di Parigi; una cattedrale che sta in piedi da 8 secoli e che contiene al suo interno opere d'arte dal valore inestimabile.


Jean-Jacques Annaud ci restituisce un film che fa del tono retorico il suo attore principale, non apportando nulla di interessante neanche sul piano della testimonianza storica.

A sette anni dal suo ultimo film Jean-Jacques Annaud torna dietro la macchina da presa con una ricostruzione della giornata del 15 aprile 2019, nella quale un terribile incendio avviatosi da un ponteggio installato sul tetto dell'edificio, si è diffuso sul sottotetto alla base della guglia, composta da 500 tonnellate di legno e 250 di piombo, generando così delle fiamme che si sono diffuse molto velocemente, distruggendo una delle strutture più antiche di Parigi. Ricostruzione quella di Annaud, che si avvale di diverse tipologie di immagini: quelle create ad hoc per mettere in scena gli eventi di quel giorno, accostate (spesso con l'uso di un terribile split screen) al materiale di repertorio, ossia a tutte quelle riprese effettuate dalle persone che il 15 aprile 2019 si sono fermate incredule ad assistere e a riprendere il drammatico evento. Annaud dà così origine ad un film ibrido e nel farlo sfrutta molti degli espedienti narrativi tipici del racconto di eventi del genere, come l'errore umano ad esempio, che porta sempre a chiedersi come sarebbero andate le cose se ci si fosse comportati diversamente (è noto infatti che il primo allarme fu considerato falso, per via di un computer della sicurezza guasto da molto tempo). Non solo, insiste sulla questione dell'empatia, della catena umana, concentrandosi su chi unendosi nella preghiera può aver avuto il potere di incidere sugli eventi. E nel farlo in realtà restituisce un'opera che ci ricorda in tutto e per tutto certi film catastrofici, utilizzando espedienti narrativi che fanno aumentare la tensione, (come la missione di recupero della corona di spine) e basandosi su una sceneggiatura che dal fallimento dei tentativi iniziali, dovrebbe arrivare in un crescendo di pathos a quella finale, che fa si che tutto finisca in un (relativo) lieto fine. E poi ovviamente l'insistenza sull'impresa eroica, sulle incredibili gesta dei pompieri, veri protagonisti del film.
Insomma Notre Dame in fiamme sembra voler essere a tutti gli effetti un film catastrofico, poiché segue gli stilemi del genere. Certo, i risultati sono decisamente rovinosi, sia per quel che riguarda la capacità di alimentare la tensione, che per la spettacolarizzazione dell'evento: attraverso le sue immagini Annaud finisce per restituirci un film che fa del tono retorico il suo attore principale, tanto che anche se l'operazione di ricostruzione accanto al repertorio sarebbe potuta risultare interessante, tutto ciò viene completamente vanificato, e per un'ora e quarantaquattro minuti avvertiamo solo l'artificio, l'intenzione, sorbendo tutti i messaggi al limite dello smielato veicolati dal film. È certamente inutile pensare a quale altro film sarebbe potuto essere Notre Dame in fiamme, ma sembra indubbio quanto questa modalità di racconto appartenga molto più al cinema d'oltreoceano che a quello europeo. Vien da pensare ad esempio ai film con Mark Wahlberg, come Deep Water - Inferno sull'oceano o Boston - Caccia all'uomo. Film completamente diversi certo, ma simili in un certo senso all'operazione di Annaud, che fallisce decisamente, restituendoci un'opera che anche sul piano della testimonianza storica non apporta nulla di interessante.