OPERAZIONE VENDETTA

Locandina Un film di James Hawes. Con Rami Malek, Laurence Fishburne, Rachel Brosnahan, Caitriona Balfe, Michael Stuhlbarg, Adrian Martinez, Julianne Nicholson, Holt McCallany, Takehiro Hira, Marc Rissmann, Joseph Millson, Alice Hewkin, Nick Mills, Riz Khan, Guy Robbins. Genere Azione - USA, 2025. Durata 123 minuti circa.Vendicare il proprio amoreQuando un crittografo della CIA scopre che i terroristi erano dietro la morte della sua fidanzata in un sospetto incidente aereo, riceve un addestramento speciale per pianificare la sua vendetta.di Claudia Catalli


Trama

Un esperto di sicurezza di dati criptati della Cia, distrutto dal dolore per la perdita di sua moglie rimasta uccisa in un attentato terroristico a Londra, decide di passare all'azione. Abbandona la scrivania e si lancia in una pericolosissima missione di vendetta, viaggiando in lungo e in largo per scoprire chi ci sia davvero dietro all'attentato e facendosi aiutare da un addestratore molto speciale. Attraverserà una serie di città, da Berlino a Istanbul, fino a Casablanca, e tra una sparatoria e una fuga affronterà spie esperte e mercenari letali nel tentativo di scoprire la verità, tra molteplici macchinazioni e doppi giochi politici.

È un revenge movie di spionaggio in piena regola, come non se ne vedevano da un po', Operazione Vendetta. Il titolo originale The Amateur, ovvero "il dilettante", descrive bene il suo protagonista: professionista solo come crittografo - ovvero esperto di protezione di dati resi incomprensibili ai non autorizzati - della Cia è determinato a reinventarsi uomo d'azione "amatoriale". Mollare computer e scrivania e lanciarsi, come può, alla caccia degli assassini di sua moglie. L'idea che il "nerd" del tutto alieno a ogni forma di violenza sia intenzionato a trasformarsi in una sorta di letale soldato in prima linea è curiosa e interessante, all'eroe di primo piano e di muscolare importanza si preferisce l'antieroe occhialuto che passa le giornate dietro agli schermi di un computer, appresso a dati indecifrabili. Una di quelle figure spesso sottovalutate e marginali sul grande schermo che qui arriva, anzi irrompe, in primo piano.
Non è, tuttavia, un'idea originale: la storia è tratta dall'omonimo romanzo "The Amateur" di Robert Littell, già adattato per il grande schermo nel 1981 da Charles Jarrot con Computer per un omicidio. Rami Malek sceglie di produrre questo nuovo film credendo fino in fondo nel suo ruolo, che interpreta in modo più che convincente: un marito spezzato che si improvvisa agente speciale, utilizzando il suo dolore e la sua astuzia come armi, impegnandosi poi a farsi addestrare nel maneggiare quelle vere dal migliore di tutti. Ottima l'interpretazione di Lawrence Fishburne, misurata quanto scanzonata, nei panni dell'esperto e pericoloso mentore del protagonista "dilettante". Più che le numerose scene d'azione restano impresse quelle con i due personaggi a confronto, per l'efficacia interpretativa dei due attori, ma anche per quella narrativa.
Assassini professionisti si nasce o si diventa? È la domanda tormentone del film, che lo attraversa a più riprese, inserita nella macro questione tematica di base del farsi giustizia da soli, là dove la "giustizia istituzionale" non è soddisfacente. Parlando di interpretazioni, funzionano anche le attrici conosciute dal pubblico televisivo Rachel Broshnan, per tutti Mrs. Maisel, nei panni della sfortunata moglie del protagonista, e Caitríona Balfe di Outlander in quelli di un personaggio enigmatico tutto da scoprire. Quanto alla regia, le scene d'azione risultano d'impatto e spettacolari - su tutte un inseguimento folle dentro e fuori un ospedale - e ben realizzate dall'inglese James Hayes, noto per aver firmato serie tv come Slow Horses, Pulse e Black Mirror. Non vanta un approccio esplosivo o inedito, ma sa tenere comunque salde le redini di due ore di labirintiche fughe, macchinazioni criminali e politiche, spionaggi e controspionaggi, che in definitiva sanno intrattenere e convincono, peccando giusto sul ritmo, non sempre incandescente o adrenalinico.
Un esperto di sicurezza di dati criptati della Cia, distrutto dal dolore per la perdita di sua moglie rimasta uccisa in un attentato terroristico a Londra, decide di passare all'azione. Abbandona la scrivania e si lancia in una pericolosissima missione di vendetta, viaggiando in lungo e in largo per scoprire chi ci sia davvero dietro all'attentato e facendosi aiutare da un addestratore molto speciale. Attraverserà una serie di città, da Berlino a Istanbul, fino a Casablanca, e tra una sparatoria e una fuga affronterà spie esperte e mercenari letali nel tentativo di scoprire la verità, tra molteplici macchinazioni e doppi giochi politici. È un revenge movie di spionaggio in piena regola, come non se ne vedevano da un po', Operazione Vendetta. Il titolo originale The Amateur, ovvero "il dilettante", descrive bene il suo protagonista: professionista solo come crittografo - ovvero esperto di protezione di dati resi incomprensibili ai non autorizzati - della Cia è determinato a reinventarsi uomo d'azione "amatoriale". Mollare computer e scrivania e lanciarsi, come può, alla caccia degli assassini di sua moglie. L'idea che il "nerd" del tutto alieno a ogni forma di violenza sia intenzionato a trasformarsi in una sorta di letale soldato in prima linea è curiosa e interessante, all'eroe di primo piano e di muscolare importanza si preferisce l'antieroe occhialuto che passa le giornate dietro agli schermi di un computer, appresso a dati indecifrabili. Una di quelle figure spesso sottovalutate e marginali sul grande schermo che qui arriva, anzi irrompe, in primo piano.
Non è, tuttavia, un'idea originale: la storia è tratta dall'omonimo romanzo "The Amateur" di Robert Littell, già adattato per il grande schermo nel 1981 da Charles Jarrot con Computer per un omicidio. Rami Malek sceglie di produrre questo nuovo film credendo fino in fondo nel suo ruolo, che interpreta in modo più che convincente: un marito spezzato che si improvvisa agente speciale, utilizzando il suo dolore e la sua astuzia come armi, impegnandosi poi a farsi addestrare nel maneggiare quelle vere dal migliore di tutti. Ottima l'interpretazione di Lawrence Fishburne, misurata quanto scanzonata, nei panni dell'esperto e pericoloso mentore del protagonista "dilettante". Più che le numerose scene d'azione restano impresse quelle con i due personaggi a confronto, per l'efficacia interpretativa dei due attori, ma anche per quella narrativa.
Assassini professionisti si nasce o si diventa? È la domanda tormentone del film, che lo attraversa a più riprese, inserita nella macro questione tematica di base del farsi giustizia da soli, là dove la "giustizia istituzionale" non è soddisfacente. Parlando di interpretazioni, funzionano anche le attrici conosciute dal pubblico televisivo Rachel Broshnan, per tutti Mrs. Maisel, nei panni della sfortunata moglie del protagonista, e Caitríona Balfe di Outlander in quelli di un personaggio enigmatico tutto da scoprire. Quanto alla regia, le scene d'azione risultano d'impatto e spettacolari - su tutte un inseguimento folle dentro e fuori un ospedale - e ben realizzate dall'inglese James Hayes, noto per aver firmato serie tv come Slow Horses, Pulse e Black Mirror. Non vanta un approccio esplosivo o inedito, ma sa tenere comunque salde le redini di due ore di labirintiche fughe, macchinazioni criminali e politiche, spionaggi e controspionaggi, che in definitiva sanno intrattenere e convincono, peccando giusto sul ritmo, non sempre incandescente o adrenalinico.
Non aiuta l'estrema frammentazione di location tra l'Inghilterra, la Germania, la Francia e la Turchia - per quanto possa risultare suggestivo il continuo cambio di ambientazione, e quindi di prove, sfide e nemici da affrontare per il protagonista - di un film che ha dovuto fronteggiare una serie di problematiche, non ultimi gli scioperi del sindacato SAG-AFTRA e la conseguente interruzione delle riprese.