ALTRIMENTI CI ARRABBIAMO

Locandina Un film di Niccolò Celaia, Antonio Usbergo. Con Edoardo Pesce, Alessandro Roja, Alessandra Mastronardi, Christian De Sica, Francesco Bruni, Massimiliano Rossi, Michael Schermi. Genere Commedia - Italia, 2022. Durata 90 minuti circa.Il reboot dell'omonimo film con Bud Spencer e Terence HillL'omaggio ad un film che è diventato di culto per più di una generazione.di Giancarlo Zappoli


Trama

Carezza e Sorriso da bambini si fanno rubare la Dune Buggy ormai mitica. Divenuti adulti e dopo una lunga separazione si incontrano di nuovo avendo appreso che l'auto è stata messa in palio in una competizione automobilistica. A promuoverla è Torsillo, uno speculatore edilizio che vuole espropriare il circo di Miriam, una domatrice di tigri e lanciatrice di coltelli che Carezza già conosce e Sorriso imparerà a conoscere tra un scazzottata e l'altra. Mentre la Dune Buggy sembra essere diventata una meta irraggiungibile.

Ci voleva coraggio per andare a proporre il reboot di un mito del cinema di intrattenimento nonché al 14° posto al box office del cinema italiano dal 1950 ad oggi.

Ebbene sì. Il film di Marcello Fondato con la coppia Terence Hill/Bud Spencer ha fatto 11.246.906 spettatori superando, seppur di poco al botteghino La Bibbia e Il Decameron. Difficile oggi raggiungere quelle cifre. Però, dopo il buio e la luce del proiettore ci sarà poi Netflix a completare l'opera e quindi sui numeri nulla è perduto.

La scommessa però è certamente con una posta alta perché è vero che non siamo di fronte a un remake (questo ci viene chiarito in apertura con un riassunto della vicenda precedente) ma a un reboot. Questo però non impedisce i confronti. A partire dalla coppia Pesce/Roia alla quale va riconosciuto un affiatamento nella costruzione della rivalità/affiatamento che si sviluppa in progress perché i due riescono a sostenere senza apparente sforzo i tempi sia di attesa che di entrata in azione della coppia modello.

La scelta vincente sta poi nel collocare in una sorta di atemporalità tutta la vicenda e in questo l'avere scelto come una delle location centrali un circo è sicuramente di aiuto. Anche se non si sfugge a qualche stereotipo (i rom tutti ladri) la differenziazione dei caratteri contribuisce alla tenuta complessiva. Abbiamo lo speculatore edilizio interpretato da un De Sica in equilibrio costante tra l'understatement e l'aggressività (pavida) a stento controllata a cui si affiancano il capo degli scagnozzi dalla faccia feroce e, soprattutto, un figlio che si sforza di mostrarsi all'altezza della sprezzante malvagità paterna sbagliando costantemente modi e momenti in cui dimostrarsi tale.

C'è poi, come elemento giustamente immancabile, una giovane donna che sa il fatto suo. È la circense Miriam a cui Alessandra Mastronardi offre il giusto mix di determinazione e femminilità 'rubando' il cuore a Sorriso dato che al burbero Carezza il cuore lo ha già catturato un simpatico cane.

Resta ora da vedere quale sarà la reazione del pubblico. I cultori del film del '74 non dovrebbero accusare questa produzione di lesa maestà in quanto lo omaggia con profondo rispetto. C'è da chiedersi semmai se il film venga letto dalle nuove generazioni come un'operazione nostalgica ( e quindi non preso in considerazione) oppure se venga invece visto come una nuova apertura a una modalità di narrazione rodata ma evergreen. Solo il tempo ce lo dirà. Nel frattempo nel corso della visione potrà essere soddisfatta una legittima curiosità: verificare che ne è stato della canzone da Hit parade '74 degli Oliver Onions (Guido e Maurizio De Angelis) che contribuì ulteriormente a fissare nella memoria il film. Viene citata, sostituita o entrambe le cose? Lo scoprirete solo vedendo (e sentendo).