CYRANO

Locandina Un film di Joe Wright. Con Peter Dinklage, Haley Bennett, Kelvin Harrison Jr., Ben Mendelsohn, Monica Dolan, Bashir Salahuddin, Jon Locke, Colin Mace, Celeste Dring, Tim McMullan, Peter Wight, Richard McCabe, Mark Benton, Glen Hansard, Ruth Sheen, Anjana Vasan, Sam Amidon, Scott Folan. Genere Musical - Gran Bretagna, Italia, Canada, USA, 2021. Durata 124 minuti circa.


Trama

Cyrano De Bergerac è un valoroso combattente, un uomo schietto e sincero con un grande afflato poetico e una notevole abilità con la spada. È segretamente innamorato di Roxanne, concupita anche dal ricco e potente Conte De Guiche. Ma Roxanne si innamora a prima vista del cadetto Christian De Neuvillette, e prega Cyrano di chiedere al giovane di scriverle. Ma Christian non sa cavarsela con le parole e Cyrano dovrà suggerirgli il contenuto delle missive da indirizzare all'amata. Il busillis diventa dunque se Roxanne si innamorerà della bellezza di Christian o dell'animo poetico di Cyrano, che la ama profondamente ma ritiene di non essere - letteralmente - alla sua altezza, essendo affetto da nanismo.

Joe Wright adatta per il grande schermo il musical scritto e diretto a teatro da Erica Schmidt, che nel film figura come sceneggiatrice, e da lui già portato in scena.

Questa non è la prima versione filmica del dramma di Edmond Rostand né la prima versione musical per il cinema - ce ne sono state una nel 1973 e un'altra vent'anni dopo - ma è finora la più convincente. Nei panni di Cyrano c'è Peter Dinklage, l'ottimo prim'attore diventato famoso nei panni di Tyrion Lannister ne Il trono di spade, che è anche marito della Schmidt; in quelli di Roxanne c'è Haley Bennet, che è anche moglie di Joe Wright. Tutta questa aria di famiglia fa bene alla messa in scena, perché si intuisce una familiarità rodata sia fra i due protagonisti, che con il copione che interpretano.

Nel ruolo di Christian, in nome delle nuove regole hollywoodiane, c'è un attore afroamericano, Kelvin Harrison Jr. e la buona notizia è che è proprio il suo personaggio a sorprendere in positivo, perché finalmente la sceneggiatura gli conferisce una tridimensionalità assente nel dramma di Rostand; così come Roxanne viene reimmaginata come una donna indipendente e volitiva, e non un semplice ricettacolo passivo delle attenzioni altrui, e nel ruolo minore del Conte De Guiche, Ben Mendelshon lascia come sempre il segno.

Altro elemento positivo è la determinazione ad estendere la responsabilità dell'inganno a ciascuno dei personaggi in scena: se nel testo di Rostand Cyrano era il mattatore assoluto, qui diventa la storia di tre comprimari, ognuno con la sua parte di consapevolezza e di colpevolezza.

Il fatto che ad interpretare Cyrano sia Dinklage, e che per questo il "difetto fatale" del protagonista non sia un naso sproporzionato ma un'altezza ridotta, fa sì che quando l'uomo nel duello iniziale descrive la propria esistenza di "freak" e le ferite che gli altri arrecano a chi è diverso dalla norma, le parole cantate da Dinklage risultano particolarmente credibili, e il suo dolore vivo e palpabile.

Le musiche dei gemelli Aaron e Bryce Dessner e i testi di Matt Berninger and Carin Besser sono di buon livello (l'aria più commovente e memorabile è quella cantata dai soldati in trincea), così come le coreografie, le scenografie (il film è stato girato interamente in Sicilia) e i costumi.

Tutto cospira per creare una storia spudoratamente romantica che, oltre che di amore, parla di autostima, di vanità e di orgoglio, di umana fragilità e della natura imprevedibile e crudele dell'imbroglio, senza dimenticare l'ironia che spesso lo accompagna.

Le libertà che Wright si prende rispetto al testo originale e alle trasposizioni precedenti sono simili a quelle che si era preso in Anna Karenina, utili a modernizzare un classico (pur rispettandone l'ambientazione d'epoca) e ad esplicitare alcuni elementi della trama, altrimenti a rischio di rimanere confinati nel sottotesto.