BEAUTIFUL MINDS

Locandina Un film di Bernard Campan, Alexandre Jollien. Con Bernard Campan, Alexandre Jollien, Tiphaine Daviot, Julie-Anne Roth, La Castou, Marie Benati, Sofiia Manousha, Laëtitia Eïdo, Maurice Aufair, Barbara Tobola, Anne-Valérie Payet, Marilyne Canto, Marie Petiot. Genere Commedia - Francia, Svizzera, 2021. Durata 92 minuti circa.


Trama

Louis, uomo riservato e silenzioso, dirige un'impresa di pompe funebri mentre Igor, quarantenne amante della filosofia, a causa di una paralisi celebrale è rimasto disabile a vita. I due non si conoscono, almeno non finché Louis con la macchina investe Igor mentre sta effettuando delle consegne a domicilio per lavoro. Entrambi vivono in profonda solitudine: Louis perché per dimenticare dolori passati ha relegato la sua vita solo nella sfera lavorativa e Igor perché per via della sua disabilità è il primo a isolarsi dal mondo, rifugiandosi nelle parole dei libri. Per una serie di coincidenze i due compiono un viaggio insieme verso il sud della Francia, viaggio in cui impareranno a sentirsi finalmente spensierati, anche grazie al nascere di una nuova splendida amicizia.

Beautiful Minds è il racconto di un viaggio attraverso il Sud della Francia e di due persone che imparano l'importanza di condividere i propri dolori ritrovando, finalmente grazie all'amicizia, la serenità.

Il genere cinematografico dell'on the road è da sempre perfetto per raccontare l'evolvere dei personaggi di un film. Di esempi ce ne sono a bizzeffe; il cinema, soprattutto quello americano, è ricco di incredibili storie su strada. Come se i chilometri macinati rappresentassero il tempo che scorre, con il passato che rimane indietro e cessa di pesare sull'individuo, lasciando spazio ad un futuro in cui si ha la libertà di potersi riscrivere, dando vita ad una rinnovata esistenza.

E Beautiful Minds di Bernard Campan e Alexandre Jollien è difatti un classico on the road, in cui i protagonisti iniziano il loro viaggio in un modo e alla fine di questo, sono due persone completamente diverse. È in fondo un film sul valore dell'amicizia, e primo fra tutti, ha il pregio di esser davvero ben scritto, di farsi forte di una sceneggiatura che fila dritta e senza intoppi. Ma succede spesso che se da un lato l'impeccabile esecuzione della sceneggiatura è a ragione una qualità, dall'altro si rischia a volte di incappare nel pericolo di un'opera eccessivamente confezionata, che finisce di conseguenza per diventare un po' troppo prevedibile.

Non sono pochi i momenti di Beautiful Minds in cui si ha l'impressione di vedere qualcosa di già visto e lo svolgimento del film, le strade che la narrazione intraprende, procedono per incastri fin troppo noti, difettando inevitabilmente per originalità. Ma questo a Beautiful Minds si può perdonare.

Il film francese infatti compensa la sua prevedibilità con la capacità di mostrarci determinate dinamiche, legate soprattutto alla disabilità, con estrema semplicità e con straordinaria delicatezza, restituendoci una sensazione di genuina verità. E non solo. Un altro aspetto interessante di questo film è il fatto che i due autori, prima di essere attori o registi, nascono uno come comico, Bernard Campan, e l'altro come filosofo, Alexandre Jollien.


Il primo infatti debutta nel 1982 nel programma comico televisivo Le Théâtre de Bouvard, mentre il secondo, dopo aver trascorso diciassette anni in un centro per disabili, si laurea a Friburgo in filosofia, disciplina grazie alla quale ha imparato a superare l'angoscia della sua condizione. Due modalità di pensiero, la filosofia e la comicità, che se da una parte portano al riconoscimento e alla resa di fronte al peso dell'esistenza, dall'altra insegnano l'arte di decomprimere questo peso stesso, portandoci ad affrontare e di conseguenza a raccontare la vita da molteplici angolazioni e punti di vista.

Insomma, donano all'essere umano lo sviluppo di un "pensiero laterale" che fa si che tutto quello che vediamo in Beautiful Minds, dal rapporto quotidiano con la morte di Louis, a quello con il proprio corpo di Igor, venga raccontato nell'unico modo desiderabile e cioè con quella consapevolezza e leggerezza che solo la risata e l'arte del pensiero sanno regalare.