OCCHIALI NERI

Locandina Un film di Dario Argento. Con Ilenia Pastorelli, Xinyu Zhang, Asia Argento, Guglielmo Favilla, Ivan Alovisio, Cristiano Simone Iannone, Gladys Robles, Gianluca Gugliarelli, Gennaro Iaccarino, Maria Rosaria Russo, Andrea Zhang, Andrea Gherpelli, Paola Sambo, Tiffany Zhou. Genere Horror - Italia, Francia, 2022. Durata 90 minuti circa.Vittima predilettaUna ragazza deve sfuggire a un serial killer che l'ha scelta come preda. Con lei un bambino che la accompagnerà nella fuga.di Tommaso Tocci


Trama

Mentre a Roma un'eclissi solare proietta ombre minacciose sulla città, un serial killer prende di mira le prostitute a bordo del suo furgone bianco. Dopo aver fatto una prima vittima, prende di mira anche Diana, appena uscita dall'incontro con un cliente. La donna sopravvive, ma perde la vista in un incidente. Costretta a fare i conti con una nuova vita, stringe un rapporto con Chin, che come lei era rimasto coinvolto nell'incidente. Insieme si mettono in fuga dal killer, che non ha intenzione di abbandonare la preda.

A una decina di distanza dall'ultimo Dracula 3D, Dario Argento torna alla regia con un thriller che ruota attorno al tema della cecità, della luce e delle ombre, sullo sfondo di una Roma insieme patinata e periferica, senza un vero centro né geografico né emotivo.

A fronte della storica reputazione del "maestro del brivido", che ha segnato la storia del cinema horror tanto in Italia quanto nel mondo, Occhiali neri è sorprendentemente poco interessato al serial killer e al suo furgone, così come forse anche alle gole squarciate e ai fiumi di sangue. Più tempo e attenzione vengono dedicate al rapporto che nasce tra la protagonista Diana e il piccolo Chin, e soprattutto alla traumatica esperienza della perdita della vista. Qui Argento, senza farne un tema cinematografico o un motivo narrativo che sottolinei i molti legami tra il suo famoso stile e l'atto del vedere, opta invece per un focus scrupoloso e pragmatico. Lo aiuta la figlia Asia, in appoggio a Diana nel ruolo di un'istruttrice per non vedenti che, tra cani e bastoni, cercherà di equipaggiarla al meglio nella lotta contro un nemico invisibile ma anche nelle sfide del quotidiano.

È un peccato che il tardo periodo della carriera di Argento si arrichisca di un ennesimo capitolo dimenticabile. La recitazione e i dialoghi, spesso il vero punto dolente negli ultimi decenni, non accennano a migliorare, e anche la regia delle poche scene d'azione non fa nulla per donare credibilità al film. Solo la fotografia di Matteo Cocco rivela qualche scelta interessante, a riprova delle doti mostrate negli ultimi tempi su opere come l'oculisticamente vicino Occhi blu. Anche i fan alla ricerca di qualche trovata stilistica interessante, seppur di fattura più artigianale, rischiano di rimanere delusi: tanto nel campo del mestiere quanto in quello delle idee, questi Occhiali neri mostrano solo buio fitto.