Un film di Lucio Pellegrini. Con Adriano Giannini, Elodie, Eduardo Scarpetta (II), Elena Lietti, Tea Falco, Massimo Coppola, Iaia Forte, Alessandra Carrillo. Genere Thriller - Italia, 2025. Durata 94 minuti circa.Un triangolo amoroso nel mondo dell'arteThriller ambientato nel mondo dell'arte contemporanea, girato tra Roma e la provincia di Latina.di Paola Casella
Roma. Carlo Paris è un celebre critico d'arte, e la sua compagna è la bellissima ballerina Giada. Durante un vernissage Carlo si imbatte in Peter Drago, un (sedicente) artista che in qualche modo attira le sue simpatie, al punto che Peter si tratterrà nella dependance della magnifica casa al mare che il critico possiede a Sabaudia. Ma diventa quasi subito evidente che fra Peter e Giada c'è un passato comune, anche se la donna non vuole rivelarlo al suo compagno, e sarà presto chiaro anche che Peter ha un'agenda segreta ed è intenzionato a interagire con i destini di Carlo e Giada. Intorno a loro ci sono l'ambiente fatuo e spocchioso dell'arte contemporanea e le rivalità più o meno nascoste fra artisti, curatori, critici e direttori di musei, in una lotta per farsi notare. Soprattutto ognuno rischia di diventare oggetto di manipolazione e sfruttamento per gli altri, in una sorta di cannibalismo "in nome dell'arte".
Gioco pericoloso è un ulteriore tassello di quello che sta diventando un sottogenere, il noir fra artisti figurativi ma anche fra letterati (Carlo Paris, oltre che critico, è autore di un celebrato best seller di cui era protagonista la sua intera famiglia, in un ritratto per nulla lusinghiero), tutti disposti a mettere da parte i propri scrupoli pur di vedere riconosciuto il proprio (sedicente) talento, senza porsi alcun freno morale.
Fra i film che appartengono a questo sottogenere ricordiamo ad esempio in Italia Colpo d'occhio di Sergio Rubini e in Argentina Il mio capolavoro, in Inghilterra L'uomo nell'ombra o il recente The Lesson, giusto per citare solo qualche titolo.
Gioco pericoloso mette in scena anche un triangolo amoroso, approfittando della presenza seducente di Elodie che incarna il ruolo di Giada con il giusto mix di vulnerabilità e pericolo, confermando, a questa sua seconda prova d'attrice dopo Ti mangio il cuore, un talento in crescita. Anche i suoi comprimari, Giancarlo Giannini nei panni di Carlo Paris ed Eduardo Scarpetta in quelli di Peter Drago, sono competenti e carismatici, ma la sceneggiatura del regista Lucio Pellegrini, basata su un soggetto di Elisa Fuksas (che ha un breve cammeo nel finale), affida loro ruoli poco credibili e contiene implausibilità tali da rendere la visione davvero problematica: a cominciare dalla premessa secondo cui un critico d'arte accoglierebbe in casa propria un aspirante artista che non solo è un perfetto sconosciuto (e un probabile accollo professionale), ma sembra fin dal primo incontro anche parecchio bizzarro.
La regia procede per suggestioni che hanno più a che fare con l'aderenza alla forma del genere noir (come la pioggia incessante) che con un contenuto che dovrebbe funzionare come un congegno ad orologeria, e invece colleziona improbabilità. Ancora meno credibili sono i personaggi che circondano il trio centrale, dalla direttrice del museo di arte moderna (il Maxxi di Roma) alle figurine di quel mondo che funzionerebbero bene in una commedia, ma che in un noir appaiono come mere macchiette. Esteticamente il film compone affascinanti inquadrature ispirate all'arte contemporanea (e le opere di Peter Drago sono del vero artista Tommaso Fagioli) ma i topos del thriller-noir lasciano a desiderare.