GIULIA

Locandina Un film di Ciro De Caro. Con Rosa Palasciano, Valerio Di Benedetto, Fabrizio Ciavoni, Matteo Quinzi, Leonardo Bocci, Cristian Di Sante, Francesco Dominedò, Samuel Leclerc. Genere Drammatico - Italia, 2021. Durata 109 minuti circa.Ricerca di se stessiIl percorso di una ragazza che sta cercando un posto nel mondo.di Mathilde Narros


Trama

Giulia vaga per le vie di Roma in cerca di lavoro. Priva di un'occupazione stabile, la protagonista non cede alle difficoltà del suo cammino e dimostra di volersi aggrappare fermamente alla vita. Dopo una relazione finita male, insegue un sogno illusorio di maternità desiderando allo stesso tempo sentimenti di libertà, leggerezza e amore. Con il suo zainetto in spalla, trova casa ovunque lei vada. Gli incontri che farà colmeranno le sue giornate dandole un tetto e molto sostegno. Questa torrida estate romana è, per lei, un periodo di speranza e di ripresa dove finalmente capisce che deve essere lei il motore della sua vita.

Dal successo di Spaghetti Story, Ciro de Caro non fa che mettere alla prova il suo acuto talento. Per questa terza avventura cinematografica, il regista colloca la storia in un'epoca contemporanea caratterizzata da mascherine, gel igienizzanti, crisi economiche ma, soprattutto, crisi interiori.

L'opera fa parte del macrogruppo di film girati in periodo di Covid ma la pandemia, qui, non interferisce con la trama e non prende il sopravvento. Le allusioni al covid sono tradotte mediante l'adozione di abitudini ormai assimilate da tutti noi. Non può non scapparci un sorriso quando i personaggi non sanno quando togliere la mascherina, o come salutare per la prima volta uno sconosciuto. Questi dettagli aggiungono tangibilità all'opera, già di per sé molto realistica.

Il realismo è, infatti, l'elemento che più colpisce. Il film tenta di catturare la verità e di trasmettercela, riuscendoci pienamente. Il tema dell'incapacità di stare al mondo è complesso, tanto quanto il personaggio di Giulia, ma la camera a mano riprende fedelmente le situazioni di crisi mentali e affettive senza mai scivolare nell'esagerazione o nell'eccessiva costruzione. Le attrezzature di ripresa sono state ridotte al minimo, non c'è stato trucco per gli attori e la musica interviene solo quando i personaggi danzano e cantano canzoni. Lo stato naturale e puro delle cose dona al film una rara bellezza.

Più che un film d'introspezione lo si può definire un film d'esplorazione. Giulia rappresenza una forza in movimento, maggiormente nell'azione che nella riflessione. Con la sua leggerezza e spontaneità, impara facendo. I personaggi che le gravitano attorno capiscono le sue particolarità e nonostante le differenze di personalità, si instaurano dinamiche di sostegno e di protezione. Gli amici di Giulia sono un po' disorientati, tutti con delle piccole crisi interiori. Anch'essi, faticano ad avere una vita normale ma è proprio questo che li salva dalla disperazione.

Se non fosse stato per il modo originale di affrontare l'esistenza, Giulia avrebbe già abbandonato l'idea di vivere. Essa rifiuta, inconsciamente ed istintivamente, di aderire ai principi sociali. Dopo tutti questi attimi di ricerca, riesce finalmente a liberarsi e riconnettersi con se stessa e con ciò che le circonda. Sono particolarmente impressionanti le scene dove raggiunge questi apici di serenità, dove libera un cavallo, dove canta, dove nuota sola in mezzo al mare per poi...

Il film è una concentrazione di disagi e dolci malesseri che si accumulano sfociando in momenti di libertà idilliaca, proprio dove serve e solo dove serve.

I giochi di tensione sono minuziosamente calibrati e, così, il film non stanca mai. Se Giulia ci tiene sulle spine fino alla fine, è anche merito dell'attrice nonché co-sceneggiatrice Rosa Palasciano. La sua voce sincera, il suo sguardo espressivo e i capelli scompigliati che vanno dove decide il vento, ci catturano subito. Con Ciro de Caro forma una coppia vincente. Il film è, indubbiamente, un delizioso invito ad uscire dagli schemi e a prendere la vita di pancia.