SOTTO LE STELLE DI PARIGI

Locandina Un film di Claus Drexel. Con Catherine Frot, Mahamadou Yaffa, Jean-Henri Compère, Richna Louvet, Raphaël Thierry, Farida Rahouadj, Dominique Frot, Driss Ramdi, Pierre Perret, Claus Drexel. Genere Drammatico - Francia, 2020. Durata 90 minuti circa.Fiaba francese contemporaneaLa storia di Christine e Suli, in giro per le vie di Parigi alla ricerca dell'umanità perduta.di Tommaso Tocci


Trama

Christine è una signora che vive una vita da clochard in una Parigi sotterranea, che si affaccia sulla Senna ma è distante anni luce dalla ricchezza e dal benessere che animano la capitale. Con un passato da ricercatrice e degli affetti dimenticati o persi per strada, Christine è riuscita comunque a costruirsi una routine fatta di luoghi e persone fidate. Fino a un incontro spiazzante: quello con Suli, bambino di otto anni che non parla francese e che non trova più la madre. La diffidenza iniziale si trasforma in comunicazione prima e in collaborazione poi, per due vite molto diverse ma unite dalla marginalità.

Melodramma dalle buone intenzioni ma dalla concezione piuttosto elementare, Sotto le stelle di Parigi vive della giustapposizione tra due mondi marginali nella Parigi contemporanea, e punta al bersaglio grosso dei sentimenti affiancando a una signora senzatetto un bambino migrante separato dalla madre.?
Il regista Claus Drexel viene dal documentario, e ha peraltro trattato lo stesso argomento nel suo Au bord du monde del 2013, con maggior successo.

Un soggetto pur meritorio e maneggiato con cura nella forma documentaristica finisce però svilito dal passaggio alla finzione, che espone la storia di Christine (stesso nome ma personaggio rielaborato rispetto al film precedente) alla trappola del sentimentalismo eccessivo. Il ruolo viene affidato al mestiere impeccabile di Catherine Frot, una delle grandi signore della commedia francese tra i cui successi figurano Aria di famiglia, La cena dei cretini e Marguerite. Nemmeno lei però può cavare granché da una rispettabile figura di donna che mostra una dignità senza tempo; caduta in disgrazia ma con un passato di rassicurante importanza sociale.

Nel suo rapporto con il piccolo Suli (Mahamadou Yaffa), e nella ricerca di una madre che la porta a contatto con la realtà dei migranti che affollano Parigi, c'è quasi un impegno didascalico verso uno spettatore ideale, che poco sa di loro ma che di certo sa come relazionarsi a lei. Drexel usa la sua protagonista come guida attraverso un mondo che forse qualcuno si ostina a non vedere, ma questo - magari necessario - impegno di didattica generazionale non riesce a nascondere la sua ingenuità di fondo.