IL SENSO DI HITLER

Locandina Un film di Petra Epperlein, Michael Tucker (II). Con Martin Amis, David Irving, Serge Klarsfeld, Deborah Lipstadt, Francine Prose. Genere Documentario - USA, 2020. Durata 92 minuti circa.L'influenza che Hitler esercita ancora oggi sulla societàUn'indagine alternativa e rivoluzionaria sull'influenza che Adolf Hitler continua ad esercitare ancora oggi sulla società.di Giancarlo Zappoli


Trama

Il documentario, basandosi sull'omonimo libro di Sebastian Haffner si interroga su come, a distanza di quasi 80 anni dalla sua morte, Adolf Hitler e la sua ideologia di sterminio possano ancora affascinare un numero non del tutto trascurabile di persone. Il ritorno dell'antisemitismo, la riscrittura falsificante della Storia e i movimenti del suprematismo bianco si rifanno, anche quando apparentemente lo negano, alla sua dottrina e alla sua azione. Intervengono numerosi storici e anche dei cosiddetti 'cacciatori di nazisti' che si interrogano sul fenomeno. Viene anche però concesso spazio al saggista inglese David Irving, noto supporter dei negazionisti dell'Olocausto.

Quasi nessuno prima di Sebastian Haffner aveva cercato di dare una spiegazione possibilmente razionale al fenomeno del nazismo. È stata proprio questo tentativo a suscitare l'interesse di Petra Epperlein e di Michael Tucker.

Epperlein e Tucker hanno provato a chiedersi (e a chiedere ai loro intervistati) se quanto Haffner ha intuito trovi riscontro dal loro punto di vista. Cosa hanno a che fare, ad esempio, i Beatles con Adolf? Ideologicamente nulla ma sul piano di proporsi come oggetto del desiderio per una vasta audience femminile un punto di contatto c'è. Così come c'è nell'utilizzo degli strumenti più avanzati della tecnologia. Hitler fu il primo a dotarsi di un particolare microfono (il cui funzionamento viene qui illustrato) che gli permetteva di allontanarsi ed avvicinarsi e di modulare l'emissione del suono dal pianissimo all'urlo di incitazione. Questi potrebbero essere considerati dei dettagli ma sono significativi così come è significativo seguire le visite guidate di Irving in cui stravolge la storia ad uso e consumo degli antisemiti come lui.

I due registi non solo compiono un percorso nei luoghi storici della vita privata e pubblica di Hitler ma mostrano anche manifestazioni dell'estrema destra dei nostri giorni. Non nascondono la luna di miele che gran parte del popolo tedesco ebbe con il Führer che risollevò la Germania dalle macerie del Trattato di Versailles e, con un ampia selezione di materiali, ci mettono sull'avviso. Perché l'irrazionalità di gruppi più o meno ampi sta tornando a farsi presente e gli aspiranti dittatori, come il loro modello, hanno come obiettivo l'alimentare il caos per poter poi assumere surrettiziamente l'incarico di governarlo. Cercandosi un nemico da additare alle masse.