THE CONJURING - PER ORDINE DEL DIAVOLO

Locandina Un film di Michael Chaves. Con Vera Farmiga, Patrick Wilson, Ruairi O'Connor, Sarah Catherine Hook, Julian Hilliard, David Michael-Smith, Brandon Parker, James W. Ballard, Eugenie Bondurant, Sterling Jerins, Charlene Amoia, Ingrid Bisu, Ronnie Gene Blevins, Rebecca Lines, Steve Coulter, Keith Arthur Bolden, Robert Walker Branchaud, Lindsay Ayliffe, James William Ballard. Genere Horror - USA, 2021. Durata 112 minuti circa.Il demone di un lupo mannaroLe indagini da condurre su un uomo posseduto.di Roberto Manassero


Trama

Nel 1981, a Brookfield, Connecticut, i coniugi demonologi e ricercatori del paranormale Ed e Lorraine Warren compiono un esorcismo su un bambino di otto anni. Durante la procedura, il ventenne Arne Johnson, fidanzato della sorella del bambino, volendo proteggere il piccolo chiede al demone di impossessarsi della sua anima. Tempo dopo, spinto dalla forza incontrollabile del demone, Arne uccide un uomo e viene per questo arrestato e processato. Convinti dell'innocenza del ragazzo, Ed e Lorraine indagano sull'origine dell'esorcismo e scoprono la maledizione di una misteriosa satanista.

Dal celebre "processo al demonio assassino" intentato nei confronti del vero Arne Cheyenne Johnson, il terzo horror della serie dedicata alle indagini dei coniugi Warren, dopo L'evocazione - The Conjuring e The Conjuring - Il caso Enfield.

La presenza dei coniugi Warren, coppia realmente esistita e circondata lungo tutta la carriera da dubbi e sospetti circa la validità del suo operato, ammanta d'ambiguità la serie The Conjuring fin dalle origini nel 2013, sotto la direzione di James Wan. Per ordine del diavolo è il primo film non firmato dal regista malese (solo produttore con Peter Safran) e affidato a Michael Chaves, già autore di La Llorona - Le lacrime del male. Come un episodio qualsiasi, il film comincia in medias res, durante uno dei tanti esorcismi documentati dalla coppia, e introduce in un mondo che la classica didascalia "tratto da una storia vera" presenta da subito come contraddittorio e indecifrabile.

L'interessante contrasto fra cronaca giudiziaria da un lato e paranormale dall'altro dovrebbe generare una tensione critica in ogni passaggio del film, ma nonostante la trama processuale e investigativa e l'aggiunta sui titoli di coda delle registrazioni degli esorcismi dei Warren (peraltro nemmeno così sconvolgenti), la sceneggiatura di David Leslie Johnson-McGoldrick e la regia di Chaves non sfruttano mai il potenziale della vicenda - Arne Johnson fu davvero vittima di una maledizione? E se no, perché la giustizia americana contemplò la possessione demoniaca come attenuante di un omicidio? - e scelgono la via di un horror commerciale che affastella situazioni senza curarsi della verosimiglianza.

La sensazione è che si prenda alla lettera ciò che nel film viene detto a proposito dei satanisti e del loro desiderio di creare il caos per genera terrore: dando per scontata la caratterizzazione dei due coniugi amorevoli e cristiani (come sempre interpretati da Vera Farmiga e Patrick Wilson) e il loro muoversi fra realtà e assurdo, il film procede confusionario tra effetti grossolani, inutili flashback e poche trovate azzeccate. Lo spirito citazionista e professionale di Wan è sostituito da una messinscena che perde per strada i personaggi, che abbandona la sfida al demone per concentrarsi sulla ricerca della stregoneria e confonde la percezione dei singoli personaggi, coinvolgendo gli stessi Warren nella spirale della maledizione, senza mai trovare un solo momento di autentico pathos.

La narrazione procede spedita, i colpi di scena, quando non scontati, non generano veri cambiamenti e i picchi di tensione (gestiti a volte con il montaggio parallelo, altre con espedienti efficaci, come la luce a tempo nella scena dell'obitorio) sono spesso così rumorosi e, per l'appunto, caotici da sciogliersi nel nulla.

L'orrore di The Conjuring - Per ordine del diavolo è solo nelle intenzioni, mai nelle immagini; così come la presunta veridicità dei fatti è solo nelle parole e non in un racconto che ricorre a situazioni usuali (dal demone che distorce il fisico del posseduto, alla presenza di zombie, dalla scelta di ambientare alcuni momenti topici in cripte sotterranee...) e a effetti visivi poco curati.

Probabilmente il successo di pubblico - rimandato a causa del Covid - è come sempre assicurato; quello di critica che ha accompagnato i film di Wan, invece, questa volta sembrerebbe un poco più a rischio.