SUPEREROI

Locandina Un film di Paolo Genovese. Con Alessandro Borghi, Jasmine Trinca, Greta Scarano, Vinicio Marchioni, Linda Caridi, Gwendolyn Gourvenec, Flavio Parenti, Angelica Leo, Giacomo Mattia, Elena Sofia Ricci. Genere Commedia - Italia, 2021. Durata 113 minuti circa.Il nuovo film di Paolo GenoveseQuanti superpoteri deve avere una coppia per resistere al tempo che passa e amarsi tutta la vita?di Simone Emiliani


Trama

Milano. Anna e Marco si incrociano per la prima volta mentre si stanno riparando dalla pioggia. Lei è un'aspirante fumettista, dinamica e dal carattere impulsivo. Lui è un professore di fisica che crede che dietro ogni nostro comportamento ci sia una spiegazione logica. Si rivedono, finiscono a letto insieme. Poi si separano di nuovo. Marco è fidanzato con Pilar, con cui sta per andare a convivere, Anna convive con Tullia. Ma il loro destino è quello di stare insieme. Nel corso degli anni la loro coppia si regge su un equilibrio, ora stabile ora molto precario. Emergono incomprensioni, fughe, scontri, cose non dette. Ma anche momenti di intensa felicità. Intanto il tempo passa e anche loro cambiano.

Il tempo è il vero protagonista di Supereroi. Il film racchiude infatti vent'anni dell'esistenza dei due personaggi e va continuamente avanti e indietro. Mostra come Anna e Marco, interpretati rispettivamente da Jasmine Trinca e Alessandro Borghi, cambiano. E, di conseguenza, come mutano fisicamente, come reagiscono davanti a situazioni simili che nella vita si ripresentano e davanti a nuove difficoltà e come si trasformano i loro sentimenti. C'è la vita idealizzata che resta lì, dentro le strisce di fumetti che disegna Anna. I supereroi possono essere personaggi normali. Il loro potere soprannaturale è quello di resistere al tempo. Del resto, "una coppia è tale se dura. Altrimenti sono solo due persone che stanno insieme". Il cinema di Paolo Genovese entra in una dimensione sentimentale e fantasy. Il rapporto tra il tempo che crea quella frattura tra "come eravamo" e "come siamo" era già al centro dei due Immaturi, mentre la progressiva rivelazione dei segreti che si nascondono nella vita di coppia è stato uno dei temi narrativi principali di Perfetti sconosciuti, che, come Supereroi, è stato scritto dallo stesso regista assieme a Rolando Ravello e Paolo Costella. Tra Milano, Marrakech, Copenhagen, Lucca e Ponza, il film immortala istantanee come un album di ricordi. Dentro c'è molta vita, vera, soprattutto attorno alla coppia. Ma ci sono anche altri momenti dove l'autenticità è spacciata ma risulta invece lontana. È nei molti (troppi) dialoghi, nelle riflessioni sul caso e sul destino, nelle sovrapposizioni forzate passato/presente come nell'inquadratura in cui si incrociano Anna e Marco in due fasi diverse della loro esistenza mentre stanno litigando. Dentro Supereroi ci sono così tante, troppe cose che rischia di esplodere. La dimensione corale è sempre stata uno degli elementi che ha caratterizzato il cinema di Genovese ma in questo caso non appare equilibrata e alcuni personaggi restano troppo sfocati, a cominciare da quelli interpretati da Linda Caridi e Vinicio Marchioni. Supereroi vuole catturare l'attenzione, anzi a tratti cerca di imporla. Cita Love Actually come dichiarato esempio di possibili coincidenze di come poteva andare la vita dei protagonisti. Borghi balla davanti alla tv come il Primo Ministro interpretato da Hugh Grant. Potrebbe trattarsi di un altro incontro indiretto con il cinema di Richard Curtis. C'è un'istintiva ricerca di una strana magia, tra vita e fumetto, che potrebbe avvicinarlo al film più bello dello sceneggiatore e regista britannico, Questione di tempo. Ma in Supereroi non si sogna e si fatica a trovare la vera imprevedibilità, oltre a quella tracciata nella scrittura, tranne negli sguardi in discoteca tra i due protagonisti e nella scena in cui Anna guarda da lontano Marco mentre è seduto al ristorante. È un cinema che va sull'accumulo, che sfocia dalle parti di Muccino di A casa tutti bene quando si canta a squarciagola "Sei bellissima" o "Disperato erotico stomp" e diventa stonato negli esibiti stand-up di Elena Sofia Ricci. Forse avrebbe avuto bisogno di andare invece in sottrazione. Viene in mente Tavarelli e il suo Un amore, un film dove la vita non è fatta solo di parole e azioni ma prima di tutto di sguardi e di gesti che qui restano invece solo in superficie.