DAFT PUNK & LEIJI MATSUMOTO - INTERSTELLA 5555

Locandina Un film di Kazuhisa Takenouchi. Genere Animazione - Giappone, Francia, 2003. Durata 67 minuti circa.Quattro musicisti da un'altra galassia rapiti da un manager senza scrupoli.La folle visionarietà di Leiji Matsumoto incontra il genio creativo dei Daft Punk, dando vita ad uno dei più stupefacenti film di animazione di tutti i tempi!di Emanuele Sacchi


Trama

In un remoto sistema solare una band musicale viene rapita dagli sgherri al servizio di un manager terrestre, intenzionato a trasformarla in una gallina dalle uova d'oro. Il successo dei Crescendolls - così si chiama la band dopo la trasformazione psicofisica operata dagli agenti dell'avido manager - è travolgente, ma il pubblico ignora i metodi immorali utilizzati per portarli su un palcoscenico. Intanto un segnale di SOS alieno è però arrivato all'astronauta Shep, innamorato della bassista Stella, che arriva sulla Terra per liberare i suoi amici musicisti e restituir loro una coscienza. Sotto quella che appare come la banale avidità di un discografico, però, si nasconde un segreto sinistro e atroce: un patto faustiano per la conquista dell'universo, che passa proprio dal rapimento e dallo sfruttamento di musicisti alieni.
Un sogno coltivato da tempo, sembra suggerire il sensei Leiji Matsumoto - il grande autore di anime fondamentali come "Capitan Harlock" e "Galaxy Express 999" - all'inizio di Interstella 5555. Un sogno portato a compimento da chi ha il dono di riuscire a realizzarli, ossia i Daft Punk, band francese che ha sconvolto e rivoluzionato il panorama della musica dance e non solo a cavallo tra i due millenni.
Ancora una volta è la storia di una nostalgia per il passato che si trasforma in visione di un possibile (e migliore) futuro, tanto in musica che in immagini. La parte sonora è legata all'album Discovery, quello che a distanza di anni dalla sua uscita possiamo tranquillamente definire capolavoro, che si sostituisce ai dialoghi di Interstella 5555, guidando lo sviluppo emozionale della trama; il controcanto visivo è invece affidato ad animazioni che riprendono la visione di Matsumoto, affidate alla direzione di Kazuhisa Takenouchi.
All'epoca della sua uscita, nel 2003, fu una detonazione, un cortocircuito audiovisivo: sembrava non esserci altro in circolazione di altrettanto definitivo e perfetto per i tempi del concept nippo-francese dei Daft Punk, camuffatisi per l'occasione in robot, indossando un outfit che preservasse l'anonimato (e che manterranno fino allo scioglimento del gruppo). A distanza di venti anni, una versione rimasterizzata del film propone fondali e animazioni arricchiti - qualcuno dice ricorrendo all'intelligenza artificiale - e la visione si fa più malinconica, quasi elegiaca, pensando ai molti protagonisti scomparsi nel frattempo. Come Matsumoto, o come Romanthony, lo sfortunato artista francese che canta in "One More Time", di fronte al quale sembrava aprirsi un radioso futuro, stroncato da una morte prematura. E, ovviamente, non esistono più i Daft Punk, dopo uno scioglimento che ha generato un micro-trauma collettivo. Sapere di vivere in un mondo che non avrà più un disco nuovo dei Daft Punk, e con lui la visione di un possibile futuro che tiri fuori la parte migliore di noi, è fonte di una malinconia che si riverbera nella visione di Interstella 5555, che racconta di un sacrificio compiuto in nome di amore e amicizia e di una malvagità ultraterrena, che ieri muoveva i fili invisibili dell'industria discografica e oggi è forse ancor più potente e subdola, nella sua forma smaterializzata, nella fludità del digitale. Per darci una chiave interpretativa di un futuro fosco e incerto, ci resta la lezione degli album dei Daft Punk che già conosciamo. E la visione di Interstella 5555, scheggia di futuro che cela molto più sul piano filosofico di quel che sembra mostrare.