UNA POLTRONA PER DUE

Locandina Un film di John Landis. Con Dan Aykroyd, Ralph Bellamy, Don Ameche, Eddie Murphy, Jim Belushi, Jamie Lee Curtis, Paul Gleason, Philip Bosco, Denholm Elliott, Alfred Drake, Kristin Holby, Bo Diddley, Giancarlo Esposito, Maurice Woods, Richard D. Fisher Jr, Jim Gallagher, Anthony DiSabatino, Bonnie Behrend, Sunnie Merrill, James Newell, Mary St. John, Bonnie Tremena, David Schwartz (IV), Tom Degidon, Jacques Sandulescu. Genere Commedia - USA, 1983. Durata 106 minuti circa.Strepitosa commedia di John Landis, un classico di NataleDue fratelli avari finanzieri di Filadelfia tentano di dimostrare che è l'ambiente a fare l'uomo e non viceversa.di Giancarlo Zappoli


Trama

A Filadelfia si trova la sede della "Duke and Duke" la società appartenente a due fratelli miliardari, Randolph e Mortimer.Alle loro dipendenze c'è, come direttore finanziario, l'irreprensibile Louis Winthorpe III. Un giorno i due scommettono sulla possibilità di sostituirlo con un falso invalido di guerra, il "negro" Ray Valentine. A quest'ultimo verranno assegnati i benefici di Louis al quale verrà rovinata la vita. La materia del contendere è: si può trasformare un accattone in un dirigente dell'alta finanza e far diventare un uomo onesto un miserabile pronto a tutto? In palio c'è un dollaro.

John Landis prosegue il proprio percorso all'interno dei generi cinematografici dimostrando ad ogni prova la propria cinefilia che gli permette di inserirvisi rispettandoli e, al contempo, piazzando al loro interno piccole cariche esplosive.

Dopo aver lanciato il filone sui college con Animal House e aver scritto e diretto un cult movie come The Blues Brothers Landis ha compiuto un'incursione nell'horror con Un lupo mannaro americano a Londra, con cui ha oltrettutto fatto fare un sostanziale balzo in avanti all'utilizzo degli effetti speciali.

Con Una poltrona per due è ora il turno della commedia classica. La stessa idea di base del soggetto è di origine letteraria alta. Si tratta di "La banconota da un milione di dollari", un racconto di Mark Twain. Se poi si pensa che l'incipit, che descrive i due volti di Filadelfia (della povertà e dell'abbondanza) è accompagnato dalle note dell'ouverture de "Le nozze di Figaro" di Mozart si può notare come la sfida sia di grado elevato. Se ci si aggiunge poi, sul piano più strettamente cinematografico, che l'ambientazione è natalizia con qualche riferimento al cinema di Frank Capra il gioco è fatto.

In questa vicenda di ribaltamenti e doppi (due protagonisti, due fratelli, due donne per Louis) Landis sviluppa una critica feroce di un capitalismo privo di scrupoli la cui convinzione di base è quella di poter gestire a proprio piacimento e profitto le vite altrui. Per farlo si avvale di due vecchie glorie del cinema come Ralph Bellamy e Don Ameche nei panni dei due Duke, torna a lavorare con Dan Aykroyd (l'Elwood fratello Blues) e di fatto lancia definitivamente Eddie Murphy e la sua risata.

Non essendoci più John Belushi, offre anche un'opportunità al fratello Jim in un ruolo breve ma non secondario per la sua filmografia. Il suo travestimento da gorilla ha infatti un preciso riferimento al primo film del regista girato con un budget che definire basso è un eufemismo. Si tratta di Slok in cui lo stesso Landis si aggirava come "killer delle banane" con indosso un logoro costume da gorilla omaggiando, tra l'altro, con ironia 2001: Odissea nello spazio.

Si aggiunga poi il divertimento di ritrovare anche in questo film la frase feticcio "See You Next Wednesday" nonché un dato, non secondario, di cronaca finanziaria: nel 2010 negli Stati Uniti sono entrate in vigore alcune norme per contrastare l'insider trading. In quell'occasione il Presidente della Commodity Futures Trading Commission le ha definite "Eddie Murphy Rules". Il riferimento a Una poltrona per due non poteva essere più esplicito.