30 ANNI (DI MENO)

Locandina Un film di Mauro Graiani. Con Massimo Ghini, Claudio Casisa, Claudio Colica, Antonio Catania, Claudio Gregori, Giulia Elettra Gorietti, Nino Frassica, Paolo Bernardini, Paola Pessot, Milena Miconi, Luca Vecchi, Fabrizio Nardi (II), Leonardo Ghini. Genere Commedia - Italia, 2024. Durata 102 minuti circa.Vivere una nuova giovinezzaUna crazy comedy in cui tre settantenni ricoverati in una clinica condividono una inaspettata esperienza.di Paola Casella


Trama

Maurizio è un attore e poeta gay che dopo un malore viene ricoverato in una stanza di ospedale insieme al vedovo cardiopatico siciliano Marco e all'"erotomane omofobo" (come lo definisce Maurizio) romano Diego. Poiché Marco ha un appuntamento galante con la cognata, Diego gli procura delle pillole cinesi che dovrebbero funzionare da Viagra, ma che invece lo ringiovaniscono di trent'anni. Anche Maurizio e Diego, sessantenni come Marco, prendono quella pastiglia, ma solo il primo ringiovanisce all'istante, mentre per l'altro il passaggio è più graduale, a cominciare dal rimbiondirsi della capigliatura. I tre fuggono dall'ospedale e decidono di riprodurre la formula delle pillole per commercializzarla con l'aiuto di una trentenne strampalata, mentre il compagno di Maurizio, il tenero Pietro, due poliziotti e un sorvegliante cercano i tre per tutta la provincia laziale.
30 anni di meno si avventura lungo i percorsi della commedia surreale all'americana legandola alla commedia regionale italiana, ma il risultato è meno promettente della sua premessa: dentro a questa commedia ce n'è una migliore, scritta con più cura e più attenta a sfruttare sia le situazione comiche che la valenza emotiva di un ritorno alla propria giovinezza perduta. All'interno di questa confezione scombinata ci sono buone performance attoriali, come quelle di Massimo Ghini, Giulia Elettra Gorietti, Claudio Colica e Paola Pessot (la commissaria di polizia), e talenti comici come Claudio Casisa (la metà maschile del duo "I soldi spicci"), Fabrizio Nardi e Gabriele Carbotti nel doppio ruolo del sorvegliante Christian, Luca Vecchi (il poliziotto Giuffrida), Nadia Rinaldi (la prostituta Chantal) e l'immenso Nino Frassica, cui si vorrebbe dare molto più spazio.
I problemi nascono nella scrittura di Mauro Graiani (da un soggetto cofirmato con Gabriele Carbotti), qui anche regista, che riempie la narrazione di inutili sottolineature, battute infantili ("physique du rôle" che diventa "profiterol") ed eclatanti implausibilità. Ed è un peccato perché gli elementi di interesse in questa storia scombinata ci sarebbero tutti: il desiderio di riscrivere il passato col senno di poi, la voglia di ritrovare la propria identità smarrita nel tempo, la tenerezza in una relazione gay di lunga data, l'amicizia fra tre sessantenni che non hanno apparentemente niente in comune e invece scoprono di potersi voler bene nelle differenze. Quello che invece Graiani gestisce bene è il ritmo registico di commedia, che dà il giusto spazio alle performance degli attori intenti a compensare le fragilità del copione.